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Resto Del Carlino – Aria di rivoluzione dal Canada. Bigon e Mihajlovic ai saluti, dentro Sartori e spunta De Zerbi

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Sassuolo Calcio

Il patron è pronto a tornare in Italia per discutere dei cambiamenti da mettere in atto per ambire all’Europa e sempre più in alto

A inizio marzo durante la sosta delle nazionali, alla quale il Bologna era arrivato da un momento negativo in debito di motivazioni e risultati, quando Saputo disse che sarebbe stata una delusione l’ennesima stagione finita nello stesso modo. In quel momento il patron lanciò un messaggio chiaro a Casteldebole.

Domani ritorna a Bologna ed è pronto a portare con sé aria di rivoluzione. Qualcuno dovrà pagare per la delusione che prova l’imprenditore canadese per un’altra stagione chiusa nel limbo della classifica. Urge quindi apportare dei cambiamenti. Il suo arrivo in Italia servirà soprattutto per concretizzare alcune riflessioni già fatte e maturate nel corso della stagione.

I sei risultati utili consecutivi avevano messo in pausa certi pensieri soprattutto con la vittoria sull’Inter, ma dopo le pesanti sconfitte tra Venezia e Sassuolo con ben sette reti subite hanno riacceso tutto e l’idea di Saputo ad oggi è molto chiara: si cambia. Il gruppo è apparso svuotato nelle ultime uscite soprattutto dopo il rientro del tecnico in panchina.

Sicuramente cambierà l’aria tecnica. A partire da Bigon ai titoli di coda della sua esperienza rossoblù. Dentro Giovanni Sartori autore dei miracoli di Atalanta e Chievo. La nota ufficiale potrebbe arrivare nei prossimi giorni magari dopo l’ultima partita con il Genoa, nella quale potrebbe consumarsi anche l’ultima partita di Mihajlovic sulla panchina bolognese. La riflessione di Saputo investe anche il ruolo del tecnico e la delusione, strettamente professionale, è legata anche a quanto raccolto dall’allenatore serbo questa stagione. È finito il ciclo e il nome per il sostituto si fa interessante. Roberto De Zerbi. L’allenatore bresciano lasciato libero dallo Shakhtar Donetsk a causa del protrarsi della guerra è pronto a tornare in Italia e anche lo stipendi di due milioni più bonus rientrerebbe nelle possibilità della società. Ma più importante lui e il suo gioco rientrerebbero nell’idea di calcio di Sartori: giovane, ambizioso e di respiro europeo.

Fonte – Resto Del Carlino, Gianmarco Marchini

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