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Gli avversari: l’Inter

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Domenica e’ di scena al Dall’Ara l’Inter di Stramaccioni, una grande squadra piena zeppa di campioni e ottimi giocatori,allenata da uno dei più promettenti mister del panorama nazionale, che in gioventù ha anche militato nelle giovanili del Bologna FootBall Club.
Incontro che per il Bologna calcio ha una importanza notevole vista la classifica assolutamente deficitaria, che vieta qualsiasi volo pindarico e impone la cosidetta “partita di rimessa”, con pressing asfissiante in tutte le zone del campo, avendo infine bisogno, come sempre accade con compagini di questo livello, anche della dea bendata per fare risultato.
Se poi aggiungiamo che e’ un classico e che ha anche un fascino notevole come amarcord, ecco che ci sono tutte le condizioni per poter assistere di sicuro a una partita di livello dove, come sempre nel calcio, la differenza la faranno gli episodi e i campioni in campo.
L’Inter si presenta praticamente trasformata dall’inizio di stagione e il suo giovanissimo tecnico e’ riuscito, dopo aver subito sonore sconfitte, a dare la cosidetta “quadra”, mettendo gli uomini giusti al posto giusto e soprattutto provando a dare un gioco finalmente offensivo, grazie anche al reparto d’attacco che annovera uomini di grandissima classe.
Perché alla solita difesa a tre con tre centrali forti fisicamente e veramenti bravi nell’uno contro uno come Samuel, Jesus e Ranocchia (autentica trasformazione in senso positivo in questo scorcio di stagione), domenica il Mister nerazzurro, trovando un attacco a tre punte ( quello del Catania) e pensando solo al risultato, ha inserito Obi sulle tracce del Papu Gomez, in una marcatura pressoché a uomo sulla veloce ala degli etnei.
Reduce da quattro vittorie consecutive, un solo gol subito all’attivo, un cinismo sempre efficacissimo che deprime qualsiasi avversario, ecco descritta l’Inter di Stramaccioni, dove, a differenza di quella di Gasperini, è riuscito modulare un gioco con tre uomini di attacco, mettendo altri sette giocatori a prootezione della propria porta, confidando sempre e comunque in una giocata dei tre tenori la davanti che rispondono al nome di Milito, Cassano e Palacio.
Certamente un Cassano,  cecchino infallibile in quanto le statistiche dicono 5 gol in sole 8 conclusioni totali in porta, dicono di un ragazzo perfettamente inserito nel meccanismo offensivo interista e un autentico spauracchio per la difesa felsinea.
Il cambiamento di modulo avviene dopo una debacle interna col Siena, col tecnico sulla graticola per le continue sconfitte interne, un publico deluso (anche perché la rivale storica degli ultimi anni la Juve naviga senza perdere una vogata)che  comincia ad esprimere i primi malumori: ecco perchè Strama, in perfetta sintonia con i senatori della squadra, rimodellato il gioco della sua squadra, con modulo che prevede 3 uomini devastanti davanti e gli altri a proteggere il fortino.
Andando indietro col tempo e scomodando paragoni anche un po’ forti, sembra di rivedere il Napoli della MA-GI-CA( Maradona ,Giordano e Careca) dove dietro ai tre fenomeni c’erano tanti comprimari a protezione della porta partenopea.
Certamente,  e qui lo diciamo non senza una vis polemica, il modulo e’ stato aiutato dall’assenza di Sneijder che giocando molto per se e poco per la squadra in termini di copertura, pur riconoscendogli un talento indiscusso, avrebbe privato la squadra di alcuni rientri difensivi, ai quali per esempio Palacio si sottopone.
A centrocampo un ritrovato Cambiasso con Guarini o con “sette polmoni” Gargano, sono uomini che danno un filtro eccezionale mentre sulle fasce due motorini instancabili come Nagatomo e Zanetti fanno   la fascia come due pendolini.
Di certo anche vedere il nostro Mudingay, autore di due recenti buone prestazioni, esterno destro ci lascia perplessi, ma visto il risultato finale anche  qua standing ovation per il Mister.
Gli autentici punti di forza sono le cosiddette “giocate”, dove i tre davanti si inventano dal nulla situazioni che determinano il risultato avendo una classe immensa, oltre a una forza d’urto nei piazzati che neanche il miglior pilone degli All Black a volte riesce a fermarli.
Ottimo lo schema con cui Ranocchia fa blocco e si inserisce sul secondo palo Samuel, mentre a volte lo schema viene variato con l’inserimento di Cambiasso, sempre pericolosissimo .
Situazioni che una difesa del Bologna, dove le ingenuità sono attualmente un marchio di fabbrica spesso, deve fare massima attenzione perché perdere l’ennesima partita per un episodio di distrazione dopo Siena e Cagliari comincerebbe a pesare. 
I tre uomini di attacco che si incrociano in continuazione sono pericolosissimi per tutte le difese e anche stasera in Coppa,abbiamo visto  lo schema in cui è Milito ad allargarsi per l’inserimento centrale di Palacio, che non è statao preso in consegna dalla cosidetta “diagonale” slava, e con il centrale allargato a seguire Milito, e’ stato un gioco da ragazzi per l’Argentino segnare il gol partita.
Motivazione,cuore e fortuna tre componenti che, per affrontare questa Inter sempre vincente fuori casa, sono basilari .
Ce la possiamo fare ragazzi . Noi saremo il dodicesimo uomo.

Per millecuorirossoblu
La REDAZIONE

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