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Gli Uomini della Domenica: Orji Okwonkwo e Roberto Donadoni – 21 nov

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Scelte che fanno storcere il naso, a tutti, da subito.

Soprattutto quella di togliere, dopo soli 11’ minuti di gioco nella ripresa, il miglior Mattia Destro visto fin qui, capace di trovare la rete, di “sbattersi” (e parecchio) per se stesso e per i compagni, di sfiorare il raddoppio personale che, molto probabilmente, avrebbe incanalalto la partita verso tutt’altra direzione.

Ci vuole anche molto coraggio, un pizzico di scelleratezza e un briciolo di sfrontatezza.

Roberto Donadoni ieri sera ha azzeccato i cambi ( e i “non cambi”), portandosi a casa, con molta fatica e con un gioco che non si è quasi mai visto, tre punti importantissimi, per il morale, per come sono arrivati (continuiamo a ribadire che, l’anno scorso, partite del genere non le vincevi perché non avevi la forza di vincerle) e ovviamente per la classifica, che ci vede ora al decimo posto, in quell’ultima casella della parte sinistra della classifica.

Già, ma torniamo a Roberto Donadoni: toglie Mattia Destro, che la prende meglio di altre volte (siamo sicuri che abbia finalmente capito quale possa essere il suo compito quando è impiegato a fianco o insieme a Rodrigo Palacio), e inserisce il più promettente dei suoi ragazzi, quell’Orji Okwonkwo che, già due giorni prima contro la Primavera del Sassuolo, aveva riportato sulla parità la gara.

Un cambio che per molti non ha senso, che dimostra tutte le lacune del tecnico bergamasco, che ancora una volta sottolinea come Donadoni sbagli sistematicamente gli uomini da fare uscire; ebbene, dopo neanche 20’ minuti, è proprio Orji Okwonkwo a impattare la palla di testa, spedendola alle spalle di Nicolas e realizzando la rete che vale il momentaneo pareggio.

Capitolo Donsah: prestazione orribile per il centrocampista ghanese che, nonostante tutto, non è stato sostituito, risultando poi decisivo grazie ad un bellissimo gol da fuori area che ha, di fatto, parzialmente cancellato le brutture viste fino a quel momento. Chiosa finale su Adam Masina: ci vuole coraggio (solo quello) a togliere un giocatore dopo 35’ minuti; Donadoni lo ha giustamente fatto e siamo convinti che il terzino per un po’ di partite difficilmente vedrà il campo, tenendo conto della prestazione di ieri sera.

Spostiamoci ora però sull’altro Uomo della Domenica, quello inaspettato, quello che ti risolve la partita (o quantomeno te la aggiusta), quello che già aveva giocato 90’ minuti due giorni prima, entra con il fuoco sacro dentro gli occhi, la voglia di arrivare e si vede.

Orji Okwonkwo sta diventando sempre più l’Uomo della Provvidenza, quello sul quale fai affidamento quando le cose non vanno granché bene e speri in una giocata che possa risolvere le cose: la sua partita è sotto gli occhi di tutti, ma mi permetto di fare due considerazioni; la prima, mi auguro che l’infortunio non sia così grave; la seconda, questo è un ragazzo che va fatto giocare punta, e non esterno, perché ha nelle corde l’indole del centravanti, ed è una cosa che andrebbe maggiormente sfruttata e sviluppata, con situazioni nuove che andrebbero a crearsi.

Hellas Verona – Bologna è stato l’Anno Zero di molte situazioni, di questo ne sono ampiamente convinto: resterà ora da vedere come tutte queste possibilità e alternative si svilupperanno già da sabato, quando in casa arriverà la Sampdoria.

 

Gli Uomini della Domenica: Orji Okwonkwo e Roberto Donadoni.

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