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Bologna

Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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Il punto in terra orobica garantisce al Bologna il raggiungimento dei famigerati 40 punti in classifica, quorum da sempre identificato come spartiacque tra l’inferno della retrocessione ed il paradiso della permanenza nel gotha della pedata nazionale. In soldoni, il Bologna è già bello tranquillo da almeno 3 giornate ed il filotto di X (5 consecutivi) inanellato dalla compagine felsinea nell’ultimo mese e mezzo di torneo non è voluto ma nemmeno casuale. Della serie un punto è meglio di niente quando il fieno è in cascina con sufficiente anticipo sulla tabella di marcia. La situazione bergamasca speculare a quella emiliana favorisce l’assoluta mediocrità di una partita inguardabile per lunghi tratti. Poi, ad onor del vero, la Dea prova ripetutamente il colpo da tre punti e sul bagnato ring dell’Atleti Azzurri d’Italia esce, quantomeno, vincitrice morale del match. Per quel che conta. Il Bologna è sornione, gira con diligenza la palla ma non affonda mai. Diamanti è in modalità OFF, Kone e Pasquato non pervenuti, Gilardino isolato in avanti. Perez e Taider svolgono il compitino senza strafare, in difesa giganteggia Sorensen, a mio avviso tra i migliori in campo. I terzini non spingono anzi, Garics rischia una sacrosanta espulsione sulla quale Gavillucci sorvola bonariamente. Sono i padroni di casa a passare meritatamente in vantaggio dopo un paio di prodezze di Curci che conferma la sua abilità tra i pali. Sull’asse Maxi-Brivio la smanacciata di Curci è un cioccolatino per l’accorrente Giorgi che sigla l’1-0. La squadra di Colantuono cerca il colpo del k.o. ed in una delle azioni più belle del match con una veloce discesa a cinque subisce la letale ripartenza. Al tandem Diamanti-Gilardino basta un guizzo per sbarcare il lunario. Lancio lungo del capitano, aggancio e rimpallo vincente di Gila su Lucchini, fulmineo 1-1. Partita in ghiaccio, più o meno. C’è tempo per rimediare un giallo a Morleo diffidato (sulla corsia di sinistra domenica contro la Lazio gioco io) e per assistere all’ennesima fragilità fisica di Curci, rinvio e quadricipite della coscia destra out. Occorrerà ragionare in ottica futura, il portiere è tecnicamente valido, fisicamente no. Una roulette russa nella calda estate bolognese. Quattro match al traguardo, nell’ordine Lazio, Napoli, Parma e Genoa. Tre saranno partite vere, una, il derby, appare non quotabile alla Snai. Però è un derby, match ignorante. Tutto tempo utile per pianificare con sufficiente tempestività l’organico 2013/2014 e devo ammettere che le premesse sono buone. Pioli riconfermato da mesi (il vero colpo!), propostina di rinnovo a Perez, fiducia dichiarata a Lazaros, sondaggi su Diamanti rispediti al mittente, affare Gilardino da aggiornare dopo i probabili tarallucci e vino di un Bologna-Genoa thriller alla giornata numero 38. A proposito, nel volatone salvezza finale tifo spudoratamente Siena. Quanto darei per gustarmi il bicolpo Zamparini-Preziosi tra i cadetti del calcio italiano. Una sorta di meravigliosa pena del contrappasso che il Dio Pallone potrebbe infliggere a due eretici bestemmiatori dei dogmi della palla a scacchi bianchi e neri…chissà…

Mattia Grandi

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