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Bologna

Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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E’ una bella giornata di calcio per il popolo bolognese, uno di quei pomeriggi da stadio che sarebbe piaciuto tanto all’impellicciato Lucio Dalla. In diciotto minuti un Bologna d’autore archivia la pratica sarda ed ipoteca, di fatto, la tranquilla permanenza nella massima serie. Il terzetto a quota ventuno è spacciato, lo dico da qualche settimana, ora la fisionomia della classifica avvalora la facile premonizione. E Diamanti?! In Italia quel goal lo fanno in due/tre giocatori, uno gioca sotto le Due Torri. Mi vengono in mente le parole di Gino Corioni quando esaltò l’investimento rossoblu nell’ acquisto del fantasista toscano ex Brescia. Un autentico affare in termini tecnici ed economici. In questo caso la nostra dirigenza è inattaccabile, occorre essere sinceri, mi spingo oltre, da applauso. Poi il paradosso è ancora più estremo se si analizza che, salvo invasione delle cavallette, Guaraldone si sciroppa il secondo campionato consecutivo all’insegna della tranquillità primaverile. C’è chi ha fatto molto peggio, numericamente parlando, dobbiamo essere onesti. Non è che ho bevuto, analizzo i numeri del campionato che sono pur sempre una faccia della medaglia. Chiaramente sulla  facciata opposta ci sono una serie di inquietanti e pesanti interrogativi, ma ho la certezza che presto lo scenario potrebbe cambiare. Speriamo in meglio dal punto di vista della spinta economica e gestionale del club anche se, sportivamente, Guaraldi non potrà essere etichettato come il peggior presidente della storia calcistica felsinea. Tornando al match odierno, bellissime le tre marcature. Francamente spero che per Taider la rete di oggi possa rappresentare una grande iniezione di fiducia in una stagione disputata largamente al di sotto delle sue indubbie qualità. Il bolide di Pasquato, sul fronte opposto, valorizza il concreto contributo di un buon giocatore poco utilizzato. Personalmente uno come lui in squadra vorrei sempre averlo per profilo tecnico e umano. Oggi bene tutti dai, a cercare il pelo nell’uovo sottotono Gabbiadini ma è una sfumatura. Cagliari nella più classica delle giornate no, Cellino potrebbe decidere, scaramanticamente, di farsi incarcerare nuovamente. Bene Pioli nel confronto tecnico con il tandem Pulga-Lopez, i sardi in definitiva non tirano mai in porta, si vince facile così.  Adesso a cosa ambisce questo Bologna? A mio avviso non cambiano gli scenari, io sulla permanenza in serie A, come il collega Diego Costa, non ho dubitato un solo istante. Mi fanno tremendamente arrabbiare quelle mesate avare di soddisfazioni perché questa squadra non è mai stata da buttare, ha lacune vistose ma non così gravi da rischiare la pelle. Poi, lo ripeterò fino allo sfinimento, un altro interessante elemento di dibattito è il livello dell’attuale campionato. Bassissimo. Due postille in conclusione diametralmente opposte. Domenica sera si viaggia verso StramaccioniLand. Oggi il giovanotto rialza la crestina dopo essere sprofondato nello scranno della panchina sul 2-0 etneo. Un intero torneo aggrappato al gioco dei singoli e non rendersene conto nella orgogliosa supponenza di essere il nuovo vate. Ci sono tutti gli elementi al posto giusto per un benefico bagno di umiltà, l’ultima volta gli è andata troppo grassa. Un caro saluto a Ivano Betti, non lo conosco personalmente, per me è quello che sfettola il salame parlando di tutto davanti ad una telecamera. Torna presto! Forza Bologna!

Mattia Grandi

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