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Grandi Pensieri di Mattia Grandi

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Un punto è sempre meglio di niente. Guardo il bicchiere mezzo pieno in una partita che può definirsi tale soltanto per un tempo. E mi tengo largo. Terzo risultato utile consecutivo per il Bologna, la classifica nei bassifondi resta sostanzialmente inalterata. I brividi ci saranno fino a metà maggio nonostante le miti temperature previste, questo è chiaro. Bologna e Siena provano vicendevolmente a portare a casa l’intera posta in palio ma finiscono per annullarsi nella seconda frazione di gioco attraverso alchimie tattiche soporifere. I felsinei passano addirittura in svantaggio regalando l’ennesima perla difensiva stagionale. Cross dalla sinistra di Sestu raddoppiato dalle maglie rossoblu, Cherubin regala un metro e mezzo a Emeghara, Curci fa una Agliardata e sul tabellone compare lo 0-1. Un film già visto con l’aggravante che nel ruolo di estremo difensore cambiano i protagonisti ma non le bestialità fuori dai pali. Amen, quest’anno va così. La premiata ditta Gilardino-Diamanti reduce dalle fatiche della Nazionale maggiore viaggia a corrente alterna. Nello specifico, Gila è un fantasma e si divora un’occasione sparando a tiro al bersaglio sull’immobile Pegolo (gran assist di Perez), Diamanti è incontenibile. Quasi goal dalla bandierina del calcio d’angolo, tiri dalla lunga distanza con poca precisione, assist al bacio. Sul cioccolatino proveniente da un calcio di punizione di Alino, Kone al volo ristabilisce l’equità. Maglie larghe nella retroguardia toscana ma poco importa. Doverosa analisi sull’apporto in termini realizzativi del greco. Cinque reti ad oggi il bottino del numero 33 bolognese. Un goal oggi (1 punto), uno con il Catania al Dall’Ara (3 punti), rete a Pescara (3 punti), sforbiciata Panini a Napoli (3 punti), una marcatura nel poker casalingo con il Chievo (3 punti). Il Sig.Kone ha messo il suo zampino nell’esatta metà dei punti in classifica raccolti dal Bologna allo stato attuale. Un bel valore aggiunto per un centrocampista che lo scorso anno navigava lontano dall’Olimpo della pedata nazionale. Una bella alternativa offensiva che rischia di ridimensionare l’impiego dal primo minuto di Manolo Gabbiadini, oggi non pervenuto. Questione di moduli, è una alternativa appunto. Capitolo Taider. Attraverso l’audio di Sky tutti abbiamo intercettato le urla belluine attraverso le quali Pioli impartiva “dritte” al franco algerino. A mio avviso Taider non ci sta capendo un tubo da diverse domeniche. E’ impalpabile, anonimo, orfano di una logica nello scacchiere tattico emiliano. Un giocatore da recuperare al più presto anche a costo di panchinarlo, è una risorsa tecnica ed economica per il Bologna, uno scossone occorre. Benino il Siena, non mi è dispiaciuto, infinitamente meglio del Pescara per citare una squadra a caso. Coriaceo, quadrato, generoso nel complesso. Discreto sulla mediana con il tandem Della Rocca-Vergassola, sufficiente sugli esterni con il binomio Angelo-Rubin, aggrappato all’estro della coppia Rosina-Sestu ed alla velocità di Emeghara. Avrebbero 24 punti i toscani, due in meno del Bologna. Il meno sei di inizio campionato pesa come un macigno e probabilmente sentenzierà la discesa nella cadetteria. Inspiegabile, in tal senso, la cessione di Calaiò, partner ideale per la rapidità offensiva del colored Emeghara. Prossimi impegni: trasferta a Catania, doppia casalinga Fiorentina e Cagliari. Nessun pronostico, porta sfiga, diciamo che sarebbe gradito entrare nel club degli …enta. Forza Bologna!

Mattia Grandi                      

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