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I.M.H.O. – Non si abbatta Mister Donadoni, i numeri sono dalla sua – 1 nov

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Se evitiamo di lasciarci prostrare da piccoli incidenti di percorso (leggi Genoa e Fiorentina) e ci concentriamo sui numeri di Ottobre, quello che avevamo definito come “il mese del nostro campionato”, vedremo come sussistono parecchie motivazioni per essere soddisfatti e fiduciosi. Innanzitutto se guardiamo e raffrontiamo semplicemente la classifica anno su anno, notiamo come i punti (rispetto all’anno scorso) dopo le stesse dieci partite siano il doppio e la posizione di classifica sia differente. E tutto questo senza contare i due punti lasciati per strada contro il Sassuolo (evidente la superiorità di gioco espressa dai rossoblù e le molteplici e nitide occasioni da goal costruite durante l’arco dei 90 minuti) che ci porterebbero esattamente a metà classifica, posizione che riteniamo maggiormente coerente al valore attuale della squadra. Le 5 partite del mese di Ottobre hanno portato 3 pareggi e un 2 sconfitte: queste ultime sono figlie anche di un paio di espulsioni che hanno tolto equilibrio e forze alla squadra, ma senza le quali sicuramente la partita col Genoa sarebbe finita in maniera differente (mentre contro la Fiorentina i viola hanno sviluppato una cifra migliore di gioco e questo va riconosciuto). Nelle 5 partite, dove abbiamo comunque recuperato 3 punti, abbiamo sopportato il peso di ben 3 espulsioni, 2 rigori contro (di cui uno ha lasciato qualche perplessità e uno era assolutamente inesistente) e 1 autogol, segno che questo filotto di partite non ci ha detto proprio bene bene. Inoltre, sempre statistiche alla mano, abbiamo affrontato le cinque partite con una media di 4 titolari assenti [per via di infortuni e squalifiche sono stati assenti per una o più partite i seguenti giocatori: Destro (soleo), Krafth( attacco/virus influenzale), Gastaldello(doppia espulsione), Dzemaili(espulsione), Maietta(infortunio), Torosidis (infortunio e indisposizione), Krejci(attacco influenzale) e per finire Verdi ( e in questa lista non viene conteggiato Mirante, ben sostituito da Da Costa)] e nonostante tutto le sconfitte, in cui la squadra di Donadoni è incappata, sono state di misura e non sconfitte pesanti come quelle rimediate a Torino e Napoli. Il tempo e le forze per recuperare (e bene) ci sono tutte: lasciamo lavorare il mister e la squadra in serenità, i risultati positivi sono dietro all’angolo.

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