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I nostri avversari – L’Empoli di Giovanni Martusciello – 9 dic

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Il Bologna, reduce da due prestazioni davvero negative in cui non ha raccolto punti, riceverà Domenica ore 15:00 al “Dall’Ara” l’Empoli. I rossoblu nelle ultime dieci gare di Campionato hanno vinto solo una volta, un’involuzione dovuta a diverse cause. Delicato impegno per i ragazzi di Donadoni che devono cercare di sfruttare il fattore casa, dimostrando un piglio necessariamente diverso da quello espresso nelle ultime uscite. Empoli che occupa l’ultimo posto utile per la salvezza a 10 punti, due in più sul Pescara, e il peggior attacco con solo 7 reti realizzate sinora- di cui 4 rifilate al Pescara nell’unica trasferta vinta- peraltro segnate solo in tre gare, per cui sono ben 12 le partite dove gli azzurri non hanno trovato la via del gol. Una vittoria, due pareggi e quattro sconfitte il ruolino di marcia fuori casa dei toscani, reduci da 3 sconfitte di seguito (in cui hanno incassato ben 11 reti, contro Fiorentina, Milan e Sassuolo), che sono poi 4 se si tiene conto della gara di Coppa Italia. Contro il Sassuolo nell’ultima gara sono emersi i soliti problemi che accompagnano la squadra di Martusciello in questa prima parte di Campionato, tanti errori e difficoltà impressionante nel segnare con alcune individualità che non stanno rendendo come ci si augurava. Si potrebbe riassumere che l’Empoli attualmente sarebbe salvo soprattutto grazie ai pessimi risultati della altre tre dietro.

Empoli che è composta, come è nel suo dna, da una rosa con tanti giovani di sicuro avvenire (dal suo florido Settore Giovanile solo un paio), tra questi di certo Diousse (’97, già stella della Primavera empolese in cui giocava con altri ottimi prospetti come Mosti, passato successivamente alla Juventus, Picchi oggi alla Spal, Piu allo Spezia), Di Marco (’97), Jose Mauri (’96), Tello (’96), Pereira (’98), Krunic (’93), Barba (’93), il possente attaccante georgiano Tchanturia (’96) ma sono pochi quelli che attualmente vengono impiegati con continuità, ed un gruppo di esperienza, uno zoccolo duro che conosce bene la categoria come ad esempio il capitano di mille battaglie Maccarone (’79), l’ex Bologna Gilardino (’83) poco impiegato dall’inizio e ancora a secco di reti, Croce (’82) e Pasqual (’82) oltre i vari Zambelli (’85), Costa (’86) altro ex Bologna, Marilungo (’89), l’ex Carpi Laurini (’89), Bellusci (’89), tra gli ex anche Buchel (’91) centrocampista che ha dimostrato, specialmente nella passata stagione, di poter stare nella massima Serie.

Empoli che ho avuto il piacere di poter seguire diverse volte nell’ultimo ritiro estivo di Sestola nell’Appennino modenese che fu storica cornice dei ritiri rossoblu (nell’ultima estate dedicata solo un’amichevole, Bologna contro Primavera), la società ha puntato su un “uomo di casa” per la guida tecnica, Giovanni Martusciello. Campano 45enne, Martusciello ha messo le radici ad Empoli, squadra in cui ha militato anche da giocatore, con Spalletti allenatore, alla fine degli anni ’90 ricoprendo un ruolo importante nella scalata dalla Serie C sino alla sognata Serie A. La sua è stata una costante crescita, da vice in Primavera, collaboratore tecnico e poi ancora vice anche in Prima Squadra. Un forte legame con la società, lo staff dirigenziale, lo spogliatoio e la città, prima di lui Sarri, che poi cercò di portare con sé a Napoli, e Giampaolo, lui dietro le quinte ma figura fondamentale. Martusciello è la scelta della continuità, cercare di portare avanti gli stessi principi di gioco, la stessa idea di calcio improntata dai tecnici precedenti. Un tecnico metodico, perfezionista, che applica il 4-3-1-2 con costanza, come visto contro l’Inter e la Roma, sempre in casa, con grande importanza alla figura del trequartista, Saponara, che è stato il sogno per una larga parte della tifoseria rossoblu nell’ultimo mercato, giocatore di talento che non sta attraversando un momento positivo, come un pò per tutta la squadra. Ad esempio nella gara casalinga contro la Roma l’Empoli giocò con un 4-3-1-2 in cui l’ex Lugano Veseli (’92), Bellusci, Costa e Pasqual formavano la linea difensiva davanti a Skorupski, Krunic ( classe ’93, a mio avviso tra i giocatori più interessanti della squadra azzurra, centrocampista di qualità con una struttura fisica importante, interpreta il ruolo di interno destro applicandosi in inserimenti e trovando sbocchi sugli esterni, ancora incostante ma è certamente un elemento molto interessante, in crescita nelle ultime apparizioni), Diousse in regia davanti la difesa e Croce a centrocampo, Saponara dietro a Pucciarelli, più esterno, e Gilardino. In fase offensiva Pasqual si concedeva numerose sortite offensive, sostenuto da Croce. Dopo un inizio difficoltoso, solo verso il 20’pt l’Empoli prese le misure alla Roma, che aveva prodotto tante occasioni – Skorupski si rese protagonista di alcuni interventi prodigiosi- probabilmente Martusciello lasciò la linea dei centrocampisti troppo alta, concedendo campo ai giocatori offensivi della Roma. Il fondamentale equilibrio, che ogni squadra dovrebbe avere, lo ritrovò abbassando i centrocampisti, in questo modo la gara diventò più complicata per i giallorossi che non trovarono spazio e subirono anche le ripartenze dell’Empoli specialmente sulla corsia sinistra, dove Croce e Pasqual possono garantire dinamicità e corsa. Pucciarelli (classe ’91, attaccante che si produce sempre in un grande lavoro di sacrificio) sì dedicò alla marcatura su De Rossi e Paredes, dopo questo accorgimento tattico i toscani crearono diverse situazioni pericolose, in quell’occasione l’Empoli riuscì a mantenere una grande concentrazione difensiva, mettendo in evidenza movimenti di presa di posizione e di elastico difensivo. Certamente fu da premiare la prestazione di Skorupski, positivo anche Pasqual, Pucciarelli e il primo tempo di Croce, l’ex Ascoli Bellusci diede stabilità mentre Gilardino però non riuscì ad esprimersi. Invece nell’ultima gara a Reggio contro il Sassuolo ci sono stati diversi singoli che hanno deluso, toppando in assoluto la prestazione, come ad esempio Skorupski, che comunque sta disputando un buon Campionato, il portiere polacco ha doti importanti specialmente fisiche, Diousse che, nonostante lo reputi uno dei più bravi giovani in assoluto della nostra Serie A in particolare nella gestione della palla, nella visione del gioco, nel palleggio, ha confermato invece errori già visti contro l’Inter, specialmente negli appoggi, un vero peccato perché contro il Pescara invece interpretò una bella prestazione, il giovane senegalese vive di alti e bassi. Deludenti anche i tre offensivi Saponara, che fatica ad incidere, Marilungo (cambiato con Mchedlidze) e Maccarone (sostituito da Gilardino).

 

Il Bologna deve cercare di sfruttare il turno casalingo, riscattando lo scivolone patito contro l’Atalanta davanti ai propri tifosi, ma senza abbassare la guardia perché l’Empoli, nonostante una classifica deficitaria e i continui problemi specialmente in fase realizzativa, può contare su giocatori in grado di incidere sul risultato anche con una singola giocata. Al Bologna occorrono i tre punti, per la classifica, che si è fatta molto grigia, e l’autostima specialmente.

(foto Corriere dello Sport)

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