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Iachini, Nesta e Semplici a lezione da Italiano: il nuovo modello della Serie A

Tre allenatori in cerca di rilancio fanno visita al tecnico dei felsinei, osservando da vicino il suo calcio offensivo e moderno durante il ritiro a Valles.

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Vincenzo Italiano a Valles (© Bologna FC 1909)
Vincenzo Italiano ha ricevuto la visita di Iachini, Nesta e Semplici durante il ritiro di Valles (© Bologna FC 1909)

Durante la giornata di martedì, l’allenatore del Bologna, Vincenzo Italiano, ha ricevuto la visita di tre colleghi: Giuseppe Iachini, Alessandro Nesta e Leonardo Semplici. Tre allenatori in cerca di nuove idee e, soprattutto, di una squadra da rilanciare. Nel frattempo, hanno deciso di osservare da vicino uno degli allenatori più affermati nel panorama nazionale, a cui poter chiedere consigli tattici e personali.

Iachini, Nesta e Semplici a Valles

I tre tecnici – tutti attualmente senza squadra – stanno cercando di sfruttare il loro “tempo libero” per ampliare le loro conoscenze. Gli ex-allenatori di Bari, Monza e Sampdoria hanno fatto visita a Italiano, durante il ritiro del suo Bologna a Valles.

Federico Bernardeschi in campo con i nuovi compagni durante il ritiro di Valles (©1000cuorirossoblù)

Vincenzo Italiano osserva i suoi giocatori durante un allenamento a Valles (©1000cuorirossoblù)

Iachini, nonostante un avvio convincente con il Bari (2 vittorie nelle prime 2 partite), fu esonerato il 15 aprile 2024, dopo che il Bari scivolò in zona play-out; da allora, è attualmente senza panchina. L’ex difensore della Lazio, 3 mesi dopo esser stato esonerato dai brianzoli, viene richiamato da quest’ultimi, ma senza riuscire a cambiare le sorti della squadra: dopo aver terminato il campionato in ultima posizione a 18 punti, il 23 maggio ha annunciato l’addio. Semplici, invece, è stato esonerato a campionato in corso, il 7 aprile, lasciando i doriani al 18esimo posto e avendo conquistato 15 punti in 16 partite. In attesa di una nuova chiamata, hanno deciso di imparare da chi, prima di loro, ha saputo scalare le classifiche con un’idea di gioco chiara e dominante.

Bologna, il gioco “attrattivo” di Italiano

Lo stesso Freuler, nella conferenza stampa di ieri, ha parlato del gioco di Italiano: «Abbiamo un gioco molto offensivo, con tante occasioni. Non dobbiamo avere paura di difendere 1vs1 con nessuno». Una linea simile a quella che aveva con Gasperini all’Atalanta, sostenuta da molti come il modello di questo Bologna.

Dall’inizio ha puntato sul suo 4-2-3-1. In fase di possesso, una costruzione dal basso fatta di triangolazioni e scambi di posizione, per superare la prima pressione avversaria. Un altro punto fondamentale è lo sviluppo laterale del gioco di Italiano:

L'esultanza di Dan Ndoye durante la partita Bologna-Torino (© Bologna FC 1909)

L’esultanza di Dan Ndoye durante Bologna-Torino (© Bologna FC 1909)

ogni azione offensiva dei felsinei passa dai piedi di Ndoye e di Orsolini, aiutati nella rifinitura dagli inserimenti dei centrocampisti e della punta centrale. Nella fase di non possesso, come ogni squadra moderna, il Bologna privilegia un pressing alto e aggressivo, spessa nella metà campo avversaria, impedendo il più possibile il possesso palla. Così tendono ad aumentare le distanze tra i difensori centrali e i terzini, i quali vengono aiutati dagli esterni a coprire possibili imbucate. Se, invece, sono i centrali a rimanere in inferiorità numerica, è compito dei mediani tornare ad aiutare i compagni.

Se prima gli allenatori andavano a studiare da Gasperini, ora i tempi sono cambiati. Italiano stesso ha passato giornate intere a studiare dai migliori allenatori in circolazione, sia da colleghi della scena nazionale che internazionale. In seguito ai risultati degli ultimi anni, è riuscito a imporsi come uno dei migliori allenatori della Serie A. Ma con il suo Bologna è tutt’altro che arrivato: ha ancora tanta storia da scrivere.

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