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Il Bologna attende il Brann: ecco come gioca la squadra di Freyr Alexandersson

I rossoblù cercano tre punti chiave per il passaggio ai playoff di Europa League contro i novergesi, sorprendente rivelazione norvegese capace di un avvio brillante ma reduce da settimane di difficoltà.

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Bologna-Brann
(© 1000 Cuori Rossoblù)

Il Bologna attende il Brann per la quarta giornata della League Phase di Europa League. Dopo aver collezionato 4 punti nelle prime tre gare, i rossoblù cercano tre punti fondamentali per il passaggio ai playoff. I norvegesi, allenati dall’islandese Freyr Alexandersson, hanno sorpreso nelle prime tre giornate.

Tuttavia, nelle ultime settimane, hanno avuto difficoltà importanti nel trovare risultati positivi. Dopo l’ottima vittoria interna contro i Rangers in Europa League, il Brann prossimo avversario del Bologna, ha vinto una bella partita contro il Rosenborg salvo poi perdere contro il Bodo/Glimt e il Bryne.

Come gioca il Brann?

La formazione di Bergen, il Brann, ha scelto all’inizio della sua stagione in avvio di anno solare, il tecnico islandese Freyr Alexandersson. Il tecnico, 42enne, è reduce da un paio di buone esperienze tra Belgio e Danimarca. Le sue squadre giocano un buon calcio con una preferenza per un calcio di possesso e dominio.

Alexandersson gioca prevalentemente con il modulo 4-3-3. Di solito si tratta di un schema con due esterni puri che giocano in fascia e puntano il fondo o giocano a piede invertite per convergere e tirare. In altre occasioni, Alexandersson preferisce la doppia punta centrale per sfruttare i cross dei suoi esterni offensivi e dei terzini.

Pressing alto, fisicità e intensità

La formazione norvegese ha uno stile di gioco molto aggressivo. Grazie alla sua fisicità, la squadra di Bergen punta fortemente sul pressing alto, i recuperi alti del pallone e le giocate sugli attaccanti. In questa maniera, nell’ultima gara contro i Rangers hanno distrutto la resistenza scozzese.

La squadra di Alexandersson gioca ad altissima intensità, cercando di lasciare poco spazio alla manovra degli avversari. Una volta recuperata palla, i novergesi verticalizzano immediatamente. In particolare, quando riescono a recuperare il possesso vicino all’area di rigore puntano direttamente alla porta senza cercare necessariamente il consolidamento del possesso.

Il Bologna dovrà essere bravo a pareggiare la fisicità del Brann, oppure eludere l’intensità del pressing norvegese con la tecnica. I rossoblù sono senz’altro più attrezzati dei norvegesi. La qualità dei ragazzi di Vincenzo Italiano e le giocate codificate del Bologna potrebbero mandare in tilt il sistema di pressione norvegese.

Potrebbe essere la gara adatta, a centrocampo, per Pobega o Fabbian. I due mediani, insieme a Ferguson, potrebbero essere più adeguati per sfidare il Brann.

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