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Il Bologna di Dan Ndoye: quando i numeri parlano più delle parole (La Gazzetta dello Sport)

Dan Ndoye è sempre più fondamentale nel Bologna di Italiano, con prestazioni decisive. Ma ora serve il gol per completare il quadro.

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Dan Ndoye, Bologna-Udinese (© Damiano Fiorentini)
Dan Ndoye, in Bologna-Udinese (© Damiano Fiorentini)

A Monza, il rischio di una ricaduta per Dan Ndoye era reale, ma sia lui che Vincenzo Italiano hanno deciso di scommettere. Il tecnico del Bologna ha scelto di lasciarlo in campo per tutta la gara. Ndoye, da parte sua, ha dimostrato di non voler cedere terreno, combattendo su ogni pallone, cercando spazi, proponendo soluzioni e non risparmiandosi né in fase offensiva né in quella di supporto alla squadra.

Le statistiche di Dan Ndoye al Bologna

In questo momento, il Bologna non può permettersi di privarsi del giovane svizzero. Non si parla solo di lui, ma anche di Remo Freuler, che con la sua esperienza e intelligenza tattica sta lentamente ritrovando la miglior forma, contribuendo a dare equilibrio alla squadra. Tuttavia, Dan ruba la scena con statistiche che parlano chiaro: nelle 37 partite disputate in Serie A con il Bologna, tra la scorsa e questa stagione, la squadra ha ottenuto 18 vittorie, 15 pareggi e soltanto 4 sconfitte con lui in campo. Definirlo “imprescindibile” non è solo un’etichetta di convenienza, ma una realtà tangibile, confermata anche dalle parole di Italiano dopo la sfida contro il Monza.

La prestazione di Ndoye non è stata eccezionale solo per i due avversari ammoniti o per la quasi espulsione di Izzo, ma per la sua capacità di interpretare i momenti della partita con lucidità. Ha gestito alla perfezione le fasi offensive, sapendo quando accelerare e quando rallentare, dimostrando grande intelligenza tattica. Tuttavia, c’è ancora un aspetto su cui Italiano gli chiede di migliorare: la capacità di andare a rete.

Dan, manca solo il gol!

Se da un lato Ndoye si conferma un eccellente creatore di gioco e un pericolo costante per le difese avversarie, dall’altro gli manca ancora la precisione sotto porta. A fine allenamento si impegna regolarmente nelle esercitazioni per affinare il tiro, cercando di colmare questa lacuna. Nella scorsa stagione ha segnato solo due gol, ma entrambi decisivi: uno a San Siro, eliminando l’Inter dalla Coppa Italia, e l’altro a Napoli, nella partita che ha sancito l’accesso aritmetico in Champions League.

Dopo l’infortunio rimediato proprio a Napoli a fine agosto, Ndoye è rientrato e ha disputato due partite intere, dimostrando di essere quasi al top. Gli manca solo un tassello per completare il suo ritorno: il gol. Quest’anno ci è andato vicino nella prima giornata contro l’Udinese, e la speranza è che quella realizzata a giugno contro la Germania, durante le qualificazioni a Euro 2024, possa essere solo la prima di una lunga serie con la maglia del Bologna.

Insomma, Ndoye sta ritrovando il suo ritmo, e mentre il tempo gioca a suo favore, la sua crescita è sotto gli occhi di tutti. Manca solo quel guizzo finale per diventare davvero il giocatore completo che Italiano e il Bologna sperano di avere a disposizione per le prossime sfide.

Fonte: Matteo Dalla Vite, La Gazzetta dello Sport

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