Bologna FC
Il Bologna ritrova un Ferguson “geometra” (Più Stadio)
Il centrocampista scozzese si è contraddistinto rispetto ai compagni durante l’ultima trasferta per solidità difensiva e qualità palla al piede, dimostrando uno stato di forma ritrovato
Milan-Bologna non è stata sicuramente una delle migliori partite di questo avvio di campionato per qualità del gioco. Anzi, una prestazione opaca da parte di entrambe le squadre sotto questo punto di vista. Ritmo dei passaggi molto basso, pochi dribbling tentati per creare superiorità numerica. Ma se nel Milan c’è stato un giocatore, Luka Modric, che ha acceso la luce e firmando la vittoria dei rossoneri, nel Bologna c’è un giocatore che si è riuscito a distinguere grazie al suo lavoro “oscuro” durante la partita: Lewis Ferguson.
Ferguson, le statistiche in Milan-Bologna
Un geometra. Ferguson ha inevitabilmente migliorato il livello della condizione fisica in queste ultime partite tra Bologna e Nazionale. Domenica sera ne abbiamo avuto una prova sostanziale. Il primo dato fuori scala riguarda i passaggi riusciti: 88 in 99′, con una precisione del 91%. Sbalorditivo, considerando anche che in classifica seguono Lucumí a 72, Heggem a 54, per non parlare della distanza siderale con i giocatori del Milan. Parola d’ordine: verticalità. Metà degli 88 passaggi riusciti sono stati in avanti.
Per quanto riguarda i compiti difensivi, lo scozzese totalizzato la bellezza di 9 recuperi (lo stesso numero di Modric e inferiore solo a Lucumí, a 12). Copriva ogni centimetro del rettangolo di gioco, come testimoniato anche dal dato sui chilometri percorsi: 11,702, davanti al compagno di reparto Freuler, che ha chiuso la partita a 11,657 km. Il perfetto mix tra affidabilità e alto livello costruttivo, quasi obbligatorio considerando il nuovo posizionamento in campo.
Lewis Ferguson al termine di Milan-Bologna (© Bologna FC 1909)
Nuovo posizionamento
La qualità di Ferguson era sotto gli occhi di tutti, ma Italiano è riuscita a sfruttarla in un modo unico e, soprattutto, differente rispetto al suo predecessore, Thiago Motta. Con il tecnico portoghese, ha giocato soprattutto nelle zone più avanzate del centrocampo, mettendo a referto molteplici gol e assist. Con Italiano sono cambiate totalmente le richieste tattiche. Adesso, il centrocampista scozzese ricopre la posizione di mediano, addirittura più arretrato rispetto a Freuler (un po’ come faceva Moro la passata stagione), con il compito di gestire il possesso palla rossoblù e sfruttare la sua qualità palla al piede per supportare gli inserimenti dei suoi compagni.
Già nella fase pre-campionato, Ferguson ha dichiarato di trovarsi bene nella sua nuova posizione in mezzo al campo e, con ogni probabilità, sarà chiamato a performarci anche sabato prossimo contro il Genoa, in cui il Bologna è chiamato ad una ripresa dopo la prestazione grigia di San Siro. Se i compagni si affideranno alle sue geometrie, la strada per la vittoria sarà in discesa.
Fonte – Davide Centonze, Più Stadio
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