Bologna FC
Il Bologna si affida a Ravaglia: tra i pali c’è sicurezza (Stadio)
Dopo cinque clean sheet nella scorsa stagione, Federico Ravaglia potrebbe tornare titolare: personalità, riflessi e fiducia al centro del progetto
Federico Ravaglia è pronto a riprendersi la porta del Bologna. Dopo aver chiuso cinque partite senza subire gol nella scorsa Serie A, il portiere classe ’99 torna titolare in una formazione che punta sulla sua affidabilità. Il tecnico lo ha scelto per guidare una difesa rinnovata, in una gara che segna un nuovo capitolo per il reparto arretrato rossoblù.
Casale e Heggem, la nuova coppia centrale del Bologna contro il Cagliari
Con Lucumí rientrato in gruppo solo venerdì – reduce da un volo transoceanico -, la linea difensiva sarà affidata a Casale e Heggem, chiamati a proteggere Ravaglia. Il Bologna si presenta con una struttura compatta, pronta a dare continuità ai segnali positivi della scorsa stagione, quando il portiere ha dimostrato solidità e concentrazione.
Nicolò Casale, tornato in gruppo dopo l’infortunio (© Bologna FC 1909)
Pobega in mediana, Cambiaghi favorito a sinistra
Non mancano le decisioni dell’ultimo minuto per Italiano, atteso da un match in cui è chiamato a dare continuità alla vittoria netta sul Pisa. In difesa, Miranda è favorito su Lykogiannis, mentre a centrocampo spazio a Pobega e Freuler, con Sulemana che, inserito per la prima volta nella lista dei convocati, osserverà i compagni dalla panchina.
Tommaso Pobega in Roma-Bologna (© Bologna FC 1909)
Cambiaghi agirà sulla corsia mancina, supportato da Odgaard e, sull’out di destra, da uno tra Orsolini e Bernardeschi. Una formazione equilibrata, che vedrà come sempre uno tra Castro e Dallinga nel ruolo di rifinitore offensivo, in attesa del rientro di Immobile, costruita attorno alla sicurezza tra i pali e alla capacità di Ravaglia di guidare il reparto con personalità.
Il Bologna si affida a Ravaglia, e lo fa con la consapevolezza di avere tra i pali un portiere affidabile e che conosce l’importanza del suo ruolo. La sua titolarità non è una scommessa, ma una scelta ponderata che riflette la fiducia che l’allenatore ripone su di lui. Come all’inizio della scorsa stagione, anche oggi la squadra riparte dalle sue mani.
Fonte – Dario Cervellati, Stadio
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