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Il controverso Yerry Mina

Seconda puntata della rubrica “A raggi X”. Oggi focus sul centrale cagliaritano, autentico totem difensivo.

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Mina Cagliari Bologna (1)
Yerry Mina, Cagliari-Bologna

Il giudizio su Yerry Mina, leader della fase difensiva del Cagliari, non può essere netto, rimane sospeso. Il calciatore, tatticamente e tecnicamente è indiscutibile: spigoloso, ruvido, eclatante nello spezzare la linea, nel richiamarla. Pericolosissimo sui calci da fermo, sia offensivi che difensivi. Un baluardo e, uno degli ultimi difensori puri che il calcio europeo possa godersi. Altrettanto indiscutibile è l’atteggiamento ed il comportamento del giocatore. Irriverente nello schernire avversari ed arbitri, malizioso nei colpi: trattenute, spinte, calcetti, provocazioni di ogni tipo. Se c’è una certezza è che Yerry Mina non si faccia intimidire da niente e nessuno.

Mina gioca?

Il difensore colombiano ha dovuto declinare la chiamata della propria nazionale a causa di fastidi muscolari che si porta dietro da tempo. In realtà, fino ad oggi pomeriggio, l’utilizzo del forte centrale cagliaritano, per la partita di domenica, sembrava improbabile. La conferenza stampa di mister Pisacane ha rimescolato le carte: «Si allena con noi da due giorni e se non dovessero esserci intoppi, ci auguriamo che sia della partita». Anche oggi Yerry Mina ha lavorato parzialmente con il gruppo: velata pre-tattica o necessità di preservarlo in vista della partita di domenica? Il centrale difensivo è un combattente, nel vero senso della parola: se dovrà stringere i denti sarà sicuramente uno degli 11 titolari all’Unipol Domus.

Gli attaccanti rossoblù

Fronteggiare un calciatore così abile non sarà facile. In primis Castro o Dallinga, dovranno evitare inutili nervosismi. Di conseguenza, gli attaccanti rossoblù, dovranno cercare di alleggerire la presenza di Mina in linea con gli altri difensori del Cagliari. Spesso l’ex Everton e Fiorentina, tra le altre, rimane statico come ultimo uomo: attirarlo fuori dalla comfort-zone potrebbe essere un’arma che il Bologna potrebbe sfruttare. La rapidità nei primi metri non è una dote di Mina, mentre l’attaccare il giocatore spalle alla porta lo è: da questo duello si potrebbe uscire sconfitti e malconci. Evitare di incattivire la partita è un obbligo, perché l’esperienza del colombiano sopraffarebbe le velleità di scontro bolognesi.

D’altronde, da chi ha giocato e vinto nel Barcellona (Liga e Copa del Rey), nel Palmeiras (Brasileirao), nell’Independiente Santa Fe (Copa Sudamericana) e ha difeso i colori della sua nazionale 51 volte (2 partecipazioni ai Mondiali e 4 alla Copa America), è lecito aspettarsi garanzie negli espedienti. L’appuntamento è per domenica pomeriggio alle ore 15.00: la risposta più veritiera la darà il campo, come sempre.

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