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Il Corriere di Bologna – Sinisa “Europa? Tra due,tre anni”, BFC verso un mercato low-cost

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Giornata di riposo per i rossoblù prima di affrontare gli ultimi tre impegni di campionato. Mihajlovic ha ammesso di “sperare che questa stagione finisca il prima possibile”, il suo Bologna sembra andare avanti d’inerzia, senza stimoli, senza obbiettivi e senza pubblico. Intanto si comincia a buttare l’occhio  al futuro e al mercato ormai alle porte, ma le ultime parole dell’allenatore e della dirigenza mettono nel cassetto sogni di gloria a breve termine: si dovrà migliorare passo dopo passo per un semplice motivo, ovvero non sarà un mercato all’insegna di pesanti investimenti.

Il saldo delle ultime operazioni (Fenucci a settembre parlò di meno 30 milioni più altri 15 milioni già in conto per la stagione 2020/2021, cui vanno aggiunti i 13 milioni di bonus per Barrow, previsti con l’obbligo di riscatto a giugno 2021) pesa sui bilanci felsinei e l’emergenza Covid ha fatto il resto. 

Lo stesso Mihajilovic a inizio settimana ha fatto retromarcia: dopo Bergamo, l’allenatore, sottolineando il salto di qualità compiuto questa stagione, ha ritirato ambizioni e tempistiche rossoblù: “Quanto ci vuole al Bologna per andare in Europa? L’Atalanta quanto ci ha messo? Credo ci vogliano due o tre anni, io per i primi mesi quest’anno non ci sono stato e non lo conterei proprio. Non posso chiedere alla mia società di spendere come Milan o Napoli, ma di coprire i ruoli carenti sì: lavorando bene anno dopo anno saremo sempre più vicini”. Anche il ds Bigon, prima della gara con l’Atalanta, ha confermato l’interesse per due possibili affari low cost: Eder e De Silvestri.

Il terzino destro del Toro, in scadenza al 31 agosto,  sembra molto vicino e pare si stiano limando gli ultimi dettagli (un milione netto è quello che ora percepisce, l’offerta del Bologna leggermente più bassa e va integrata con qualche bonus, ma c’è fiducia), mentre per l’attaccante italobrasiliano del 1986 sono state chieste informazioni. Eder possiede un contratto con il Jiangsu Suning che scade a giugno 2021  e che prevede 8 milioni netti a stagione, ma sarebbe più che favorevole a un taglio di stipendio per fare ritorno in Italia, anche purtroppo a causa di problemi familiari. 

L’identikit dei profili estivi pare tracciato: puntelli dai costi relativi di cartellino, con la chance di valutare eventuali investimenti su un giovane se dovesse presentarsi un’occasione. Nessuna rivoluzione, il nuovo comandamento è gradualità, sperando che porti più fortuna rispetto a quello precedente all’arrivo di Mihajlovic. 

Fonte: Il Corriere di Bologna, articolo di Alessandro Mossini 

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