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Il Corriere di Bologna – Thiago Motta e il modulo “recupera” Soriano

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Damiano Fiorentini x 1000Cuori Rossoblu


Nel rincorrersi di moduli, dall’inizio della stagione, Roberto Stagione non ha mai trovato una collocazione definitiva e che fosse a lui congeniale, tranne l’ultima partita con l’Empoli, dove il capitano rossoblù era stato collocato, di nuovo, dietro alla punta, nella sua funzione di trequartista. Nei 56 minuti contro la squadra toscana non ha lasciato il segno (solo 29 palloni toccati), dietro a quel”Arnautovic che, per la prima volta in questo campionato ha lasciato la porta avversaria inviolata.

Questa stagione, l’ultima anche dal punto di vista contrattuale (almeno per ora), dovrebbe riportare al centro del modulo Soriano,  soggetto ispiratore della manovra rossoblù, esattamente come due anni fa, quando era stato anche capocannoniere. Ma l’inizio di stagione, anche con Sinisa Mihajlovic suo assoluto estimatore, lo aveva visto partire dalla panchina, e solo con Vigiani aveva ritrovato la titolarità. Infine con l’avvento di Thiago Motta e il “momentaneo” 4 2 3 1, sembra che il giocatore possa ritrovare la sua giusta collocazione all’interno dello schema voluto dall’ex allenatore dello Spezia, (ma Motta predilige anche il 4 3 3, dove però di nuovo Soriano non ritroverebbe una collocazione naturale), con un modulo che valorizza gli esterni e il ruolo di trequartista.

Soriano, si diceva, è in una fase di stand by per quanto riguarda il suo rinnovo, un rinnovo che, per regole generali che il Bologna si è dato, è al ribasso, rispetto a quando fin qui percepito. E Roberto è in attesa di capire se il 4 2 3 1 (o il 4 3 1 2) saranno moduli “stabili” nel progetto di gioco dell’allenatore italo brasiliano o se invece il 4 3 3 sarà lo schema su cui si punterà di più: il rinnovo del contratto passerà anche da questo che dettaglio non è, perché il giocatore, che va per il 32esimo compleanno, vuole capire quanto continuerà ad essere motore centrale di questo Bologna. Perchè per accettare una riduzione di ingaggio, non necessariamente si deve accettare anche una “riduzione” della sua importanza nel gioco del Bologna. O almeno e quello che Roberto si auspica.

 

(Fonte Alessandro Mossini – Corrbo)

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