Bologna FC
Il Dato della Settimana – Tiri di Castro
Domenica, l’attaccante argentino ha giocato per tutti i 90′ della partita, ma senza mai provare la conclusione verso la porta avversaria
A Cagliari, il Bologna è tornato a dominare la partita con sicurezza e idee chiare: dopo il gol di Holm al 31′, la partita si è rivelata in discesa per i rossoblù, che hanno chiuso i giochi con il raddoppio di Orsolini nel secondo tempo. L’unico brivido per Italiano è arrivato al 42’, quando l’occasione di Felici ha fatto tremare la panchina rossoblù.
Una vittoria netta, su tutti gli aspetti, tranne uno. Se l’occhio dei tifosi si è fatto trascinare dal sinistro di Orsolini e dalla qualità del gioco del Bologna, in pochi hanno notato un particolare: Santiago Castro, l’unico riferimento offensivo rossoblù, non ha realizzato neanche una conclusione verso la porta avversaria.
Il Dato della Settimana: 0 tiri di Castro
Senza Dallinga, rimasto in panchina per tutti i novanta minuti, Santiago Castro ha dovuto reggere da solo il peso dell’attacco rossoblù. A supporto dell’argentino, Italiano ha schierato un terzetto composto da Cambiaghi, Odgaard e Bernardeschi. Dopo un primo tempo grigio da parte di tutto il reparto offensivo rossoblù, il classe 2004 ha cercato spesso il dialogo con i compagni, senza mai tentare una conclusione forzata, vista la marcatura stretta dei centrali sardi.
Nonostante abbia concluso il match senza mai tirare in porta, non bisogna ricorrere a giudizi affrettati. Preferendo la via dell’assist alla conclusione personale, Castro ha confermato lucidità, intelligenza tattica e piena adesione al gioco corale del Bologna. Questa, però, non è la prima volta che accade a Santi: anche a Lecce (uscito al 68′) e a San Siro (uscito al 83′) la casella dei tiri non ha subito variazioni, ma è la prima rimanendo in campo per 90′.
Santiago Castro in allenamento a Casteldebole (© Bologna FC 1909)
Il “nuovo” attaccante di Italiano
Se Cambaghi (1 tiro), Odgaard (2), Bernardeschi (2) e Orsolini (2) – nel secondo tempo – hanno messo in difficoltà Caprile a più riprese, il merito è soprattutto di Vincenzo Italiano. In questa stagione, Italiano ha ridefinito le richieste tecnico-tattiche per il suo attaccante: da bomber d’area a regista offensivo, chiamato a dialogare con i centrocampisti e a partecipare attivamente alla costruzione. A confermarlo ci sono anche i due assist serviti da Dallinga, che, insieme a quello di Castro, raccontano un’evoluzione chiara nel ruolo riservato agli attaccanti rossoblù.
Nonostante lo zero alla voce “tiri”, l’importanza di Castro nel Bologna non è affatto diminuita. Anzi, la sua presenza resta centrale per la riuscita del gioco rossoblù. Meno finalizzatore, più collante: il suo contributo è meno visibile, ma non per questo meno decisivo.
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