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Il futuro (in)certo
Dall’Inghilterra, più precisamente dal sud di Londra, un unicum a livello globale. Il Crystal Palace avvia un progetto sociale dalla portata rivoluzionaria
L’angoscia che scuote e incontra la paura. Il tormento di non poter più fare quello che sai fare meglio. Il timore di cadere in un tunnel da cui non riesci più a trovare la via d’uscita. Queste sensazioni toccano il profondo delle nostre esistenze. E quando a provare questo sono ragazzi che giocano a calcio c’è qualcosa che non va. Il Crystal Palace ha fatto le cose in grande, spiegando, qualora ce ne fosse bisogno, cosa voglia dire il concetto di “community club”. E lo ha fatto non sulla carta o a parole, che tanto poi si perdono o cadono indegnamente a terra senza che nessuno se ne accorga o che le raccolga. Il club a sud di Londra non è nuovo ad iniziative benefiche e di attenzione per i problemi causati dalla tenuta mentale degli individui. Ma questa volta ha fatto di più, toccando un nervo scoperto che è sempre passato inosservato, indifferentemente per club, giornalisti e addetti ai lavori.
Il Crystal Palace guida il cambiamento
La portata dell’iniziativa del Crystal Palace avrà il dovere morale di scuotere l’immaginario comune: la società di Londra è, infatti, la prima al mondo ad aprire un centro dedicato al supporto psicologico e professionale per i ragazzi delle giovanili che non riescono a diventare calciatori professionisti. Il percorso durerà tre anni – in base alle evenienze dei vari casi – e inizierà nel momento in cui il giovane, cresciuto nell’Academy del club, conclude l’esperienza con le “Eagles” o con il calcio in generale. In questo lasso di tempo, ai ragazzi verranno offerte consulenze personalizzate con psicologi, laboratori sulla gestione dello stress e delle finanze, lo sviluppo di competenze lavorative alternative. Andando oltre ai punti dedicati, quello che il Crystal Palace vuole trasmettere è che c’è vita oltre il calcio.
Le orme da seguire
Il centro del club londinese aiuterà i ragazzi a valutare strade differenti rispetto allo sport praticato con smania e passione. Alcuni di loro, inoltre, avranno la possibilità di continuare a lavorare nel club, in qualità e veste diverse dal passato: assistenti allenatori o membri dello staff dell’Academy. La coscienza della società ha prodotto un risultato altisonante: fondere sport, cultura e valori sociali. La speranza è che questa iniziativa non lasci indietro nessuno e che sia spontaneamente specifica. La questione della salute mentale tiene banco da tempo in tutto il Regno Unito. Gli spot, gli editoriali o le campagne pubblicitarie mirate possono sostenere ma non risolvono il problema. Per combattere ansia, stress e depressione, serve un lavoro mirato, un’iniziativa. Il Crystal Palace fa strada, aspettando che altri raccolgano l’invito e salgano a bordo.
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