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IL GRILLO PENSANTE – Il segnale della Torre

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Foto: Il Corriere di Bologna


Stupore e meraviglia hanno invaso gli occhi dei turisti nel vedere la Torre degli Asinelli ammantarsi di luci rosse e blu la domenica pomeriggio, segnale che i bolognesi invece sentono già familiare e che accolgono con tripudio ed entusiasmo al di là dell’incantevole effetto cromatico. Il Bologna ha trionfato, la storica vedetta lo annuncia con la compagna Garisenda che approva; Gasperini e la sua temibile creatura sono stati domati con sudore, sacrificio, tenacia ed anche con un fugace passaggio della Dea Fortuna che da un po’ di tempo non si avvistava in città.

Il saccheggio di Napoli non è rimasto pertanto un caso isolato, la ricomparsa di risultati positivi (seppur alterni) dopo un lungo periodo affannoso assomiglia ad un motore inceppato che ritorna a tossire, che rilancia segnali intrisi della promessa di poter nuovamente rombare in modo convinto.

Il 2019 ha riservato emozioni forti per tutti coloro che possono vantare un cuore rossoblu martellare nel petto, 12 mesi scanditi da una colonna sonora somigliante ad Innuendo di quei mostri sacri chiamati Queen: trama contaminata da diversi stili che riflettono la varietà di emozioni abbattutasi sul capoluogo emiliano.

L’arrivo di Mihajlovic ha aperto l’annata senza che nessuno sospettasse l’impatto universale di tale matrimonio, forse era già scritto nel firmamento di 10 anni fa quando il generale serbo fu ingaggiato dai Menarini per il suo primo incarico da capo allenatore in Serie A. L’esperienza fu un lampo poco fortunato ma tanto bastò a creare un legame latente ma indissolubile tra Sinisa e Bologna, un vincolo rivelatosi in tutta la sua potenza 2 lustri più tardi tra ardore, disperazione, affetto e risurrezione; tinte forti che legano a doppio filo oltre il puro rapporto sportivo, storia di vita nella storia del calcio.

In quest’anno controverso ci ha lasciato anche il burbero Civ, uno dei figli prediletti di Bologna, uno di quelli capaci di far pesare la propria assenza; sarebbe stato bello vederlo ancora sciorinare sentenze impietose e ricordi poetici, tutto era dominato dal suo amore viscerale per i colori rossoblu ed ancora oggi è difficile abituarsi al Bologna senza il Civ…manca il suo ruvido tocco di originalità.

L’epilogo dell’annata avrà luogo allo stadio Via del Mare di Lecce che verrà raggiunto da circa un migliaio di supporter rossoblu (non pochi sia per il periodo natalizio che per la distanza tra le città) ed anche da un Sinisa Mihajlovic bramoso di non mollare più la sua panchina una volta riconquistata (per poter essere presente ha improvvisato una Sinisa Air Lines capace di volare per 2.500 km in 3 giorni); è fin troppo banale gettare un’occhio di bue sull’importanza capitale della sfida, una vittoria permetterebbe non solo di scordarsi della coda della classifica ma comporterebbe il dovere di puntare dove si cela l’entusiasmo. Di osare nel mercato di Gennaio, perché con 2 pezzi da 90 in difesa ed attacco (oltre a Dominguez già in arrivo) si potrà tentare qualcosa di travolgente. PERCHE’ SI PUO’. Domenica pomeriggio, passeggiando per Bologna, alzate il naso per ammirare la Torre degli Asinelli e la Garisenda…se la più alta vi ammicca colorandosi di rosso e di blu allora potete iniziare a sognare. Natale sta arrivando.

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