Bologna FC
IL GRILLO PENSANTE – La dura legge del gol
È la dura legge del gol, la difficoltà nel trovare la via della rete è il principale problema dell’avvio di stagione della truppa di Vincenzo Italiano.
In questa prima sbirciata sul nuovo anno rossoblu gli unici a divertirsi per davvero sono stati gli oltre ventiduemila devoti che hanno sottoscritto o rinnovato l’abbonamento. Prima il Como e poi il Genoa hanno dovuto soccombere alla legge del Dall’Ara. Due gare ostiche nelle quali anche un pizzico di buona sorte ha contribuito ad incassare sei preziosissimi punti e a non perdere le buone abitudini tra le mura domestiche. Orsolini docet.
Le trasferte raccontano invece tutta un’altra storia, una tripla sconfitta per 1-0 che lascia qualche interrogativo. E’ verissimo che strappare punti a Roma, Milano e Birmingham non equivale esattamente ad una scampagnata ma restare a bocca asciutta lontano da Bologna per tanto tempo non era preventivabile. Più in generale 3 reti segnate in 5 gare ufficiali sono un bottino piuttosto misero.
Un reparto d’attacco dal quale ci si attende tanto (e tanti gol)
Ciò che stupisce della sterilità bolognese risiede nel fatto che l’arsenale offensivo a disposizione di Italiano è decisamente ben fornito. Il figliol prodigo Ciro Immobile ha pagato dazio alle sue 35 primavere nella gara d’esordio dell’Olimpico ma, al centro dell’attacco, i baldi giovani Castro e Dallinga hanno i mezzi per non far rimpiangere la temporanea dipartita del compagno. Sulla trequarti soltanto il solito Orsolini ha ripreso da dove aveva lasciato ma, almeno sulla carta, anche il resto del plotone non dovrebbe far dormire sonni tranquilli alle difese avversarie. Cambiaghi, Rowe, Dominguez, Odgaard, Bernardeschi e Fabbian non difettano in pericolosità, probabilmente le gambe non sono ancora guizzanti come dovrebbero. Se il reale problema è la forma fisica ottimale, è solo una questione di tempo affinché si scateni l’inferno.
Il miglioramento comunque c’è e si è visto a Birmingham
È comunque evidente che ci siano miglioramenti in corso. Al cospetto dell’Aston Villa, la principale candidata alla vittoria dell’Europa League secondo i bookmakers, i rossoblu non hanno certo perso la faccia, anzi. Dopo un primo tempo molto sofferto per l’intraprendenza inglese, nella ripresa soltanto la traversa ed un miracolo del portiere avversario Bizot hanno negato un pareggio tanto prezioso quanto prestigioso. Un peccato, l’atteggiamento è però sensibilmente mutato rispetto alle precedenti trasferte, forse la brezza europea ha risvegliato una certa vivacità che sembrava sopita. In fin dei conti i bookmakers non sottovalutano neppure i felsinei, tanto da piazzarli tra i favoriti (nelle prime 5-6 squadre) alla conquista del trofeo continentale. Non si viaggia più a fari spenti.
Manca un passo per diventare grandi (questa è la dura legge del gol)
A guardare il bicchiere mezzo pieno, tutte le sconfitte incassate sono maturate di misura e nelle tane di compagini molto quotate…che manchi “soltanto” quel piccolo passo per diventare grandi? Anzi, per ritornare grandi?
È cruciale alzare ulteriormente il livello di gioco e, parallelamente, macinare punti per non perdere troppo terreno dalle zone nobili della classifica. Vincere aiuta a vincere, segnare aiuta a segnare. L’incombente trittico in campionato con Lecce, Pisa e Cagliari, condite nel mezzo dal turno europeo col Friburgo, appare l’occasione propizia per prendere quota e lasciarsi alle spalle i balbettamenti attuali. L’aperitivo in Salento è il primo appuntamento da non mancare.
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