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Bologna

IL GRILLO PENSANTE – Periodo transitorio

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La partita di Ferrara non si è rivelata l‘occasione che avrebbe dovuto segnare il passo come punto di svolta ma, invece, dopo un avvio dolce come il miele, si è tramutata in un insapore e quasi interlocutorio pareggio che sostanzialmente non sposta di una virgola la situazione attuale. Rinfranca il positivo inserimento dei nuovi arrivati, specialmente di un Soriano desideroso di ricordare a tutti che le sue capacità non sono state dissipate negli ultimi viaggi tra Nord Italia e Spagna, al momento sono però raggi di luce non sufficienti a rischiarare con convinzione un cammino ancora troppo lento e accidentato.

In queste situazioni lo step successivo è sempre quello più importante ma la partita casalinga contro l’affannato Frosinone assume i contorni di una vera e propria prova del fuoco dove scottarsi significherebbe debilitarsi in modo drammatico. Da un paio di mesi a questa parte ogni giorno è diventato un monotono fotogramma di attesa verso un’inversione di rotta che stenta a materializzarsi, un’ansiosa apnea che attende di venire spezzata da una boccata di ossigeno che permetta di respirare con un po‘ più di regolarità; la tappa col Frosinone è indiscutibilmente l’aria fresca e preziosa che Bologna deve inalare senza indugio sia per rialzare la testa sia per sgretolare qualsiasi velleità ciociara di rientro deciso nella bagarre salvezza, un appuntamento assolutamente da non fallire anche per Filippo Inzaghi che, in caso di insuccesso, sarebbe costretto ad affrontare un fortunale dal quale difficilmente potrebbe uscire illeso.

Ad accompagnare la squadra verso questo delicatissimo impegno è arrivata la presentazione in pompa magna del definitivo progetto che catapulterà il buon vecchio stadio Renato Dall’Ara nella sartoria del futuro, dove però saranno mantenuti i tratti vintage che lo rendono ancora oggi così affascinante; un impianto super moderno con una capienza ridotta a 27.000 posti (estendibili a 29.000) tutti coperti, esercizi commerciali, parcheggi funzionali e dove le curve saranno avvicinate al terreno di gioco per una visibilità invidiabile da ogni punto dello stadio. Sconosciuta la data di inizio lavori ed enigmatico l’iter che porterà all’effettiva realizzazione del progetto, ma patron Saputo (fresco fresco di “escape strategy“ dal Montreal Impact) ha ribadito trattarsi del trampolino fondamentale per sparare nuovamente il Bologna Football Club verso la galassia europea che gli compete. Mai come in questa occasione vogliamo credere che lo scontro diretto Bologna-Frosinone possa far parte di un periodo transitorio finalizzato ad apprezzare al meglio le gratificazioni che il futuro ci riserva.

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