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IL GRILLO PENSANTE – Si ricomincia con la stessa faccia

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Bologna Fc, Mihajlovic e le punizioni perfette / VIDEO - Sport - Calcio -  ilrestodelcarlino.it

Neppure il tempo di alzare il piede dall’acceleratore che i motori tornano nuovamente a ruggire; la coda di questa frenetica estate accoglie la prima Serie A sguarnita di stadi festosi ai nastri di partenza, uno spettacolo che tanto spettacolare non sembra consumandosi in cattedrali nel deserto dove rimbombano imprecazioni più affini a campetti di provincia che a grandi competizioni.

In questo contesto apocalittico il Bologna si affaccia alla nuova avventura sostanzialmente con la stessa faccia di Agosto quando sciolse i ranghi in una poco edificante dodicesima posizione, fatta eccezione per l’ex-Toro De Silvestri che, insinuandosi sulla corsia di destra, costringerà ad un dirottamento verso il centro di Tomiyasu per convinta volontà di Sinisa Mihajlovic. Eppure il giapponese sulla fascia destra sembrava starci a pennello, era marcata la sensazione di aver scovato finalmente un terzino destro dinamico ed affidabile, peraltro tanto giovane da far immaginare parecchi anni luminosi dinanzi a sé; sebbene nella nazionale del Sol Levante sia impiegato di frequente come difensore centrale, vederlo spodestato dal binario nel quale ha tanto ben figurato (attirando l’attenzione di blasonati club italiani ed europei) fa un po’ storcere il naso, come si stesse consumando una sorta di “spreco”. In alternativa anche Gary Medel potrebbe indossare i panni del difensore centrale come usa sovente fare con la propria nazionale ma, onestamente, tutto induce a pensare che possa trattarsi soltanto di un piano B.

I tanti dubbi emersi nello scacchiere difensivo rossoblu si sono dissipati col passare dei giorni di calciomercato: molto probabilmente non arriverà nessun difensore centrale affidabile a puntellare il reparto difensivo, la difesa più perforata della storia della Serie A (33 gare consecutive senza porta inviolata) dovrà essere accomodata con soluzioni fai da te. Pertanto il buon Sinisa, non esattamente entusiasta della situazione, ha puntato l’indice verso il fedelissimo De Silvestri, sprovvisto di contratto, e la coppia Sabatini-Bigon lo ha vestito di rossoblu con la speranza che una sola mossa sia sufficiente per fare scacco matto. Tutti avrebbero voluto il ritorno di Lyanco ma, a causa di Cairo che chiede la luna, ormai la sua figura assomiglia ad un miraggio che sbiadisce ogni giorno di più.

Se la realtà dice che le porte di Casteldebole non accoglieranno nessun difensore “pesante” allora tutto porta a pensare che l’intero mercato rossoblu sarà un “all in” per colmare l’altra macroscopica lacuna della rosa: un centravanti prolifico. La presenza di una sola casella da riempire porta ragionevolmente a immaginare un colpo in tempi rapidi e senza patire troppi affanni ma, invece, ad un paio di settimane dalla chiusura del mercato ancora nulla è scritto; il dato certo è che la sagoma al centro del mirino di Walter Sabatini si chiama Vladyslav Supryaga, attaccante classe 2000 di proprietà di una Dinamo Kiev impegnata attualmente nei turni preliminari di Champions League e, l’altra informazione incontestabile, è la richiesta irremovibile del presidente della compagine ucraina Surkis: o il Bologna scuce 15 milioni cash oppure il giovane Supryaga resta domiciliato a Kiev. Purtroppo il borsello degli uomini mercato rossoblu è leggero come una piuma e tutte le ingegnose offerte strutturate con pagamento in più anni (prestito oneroso e riscatto obbligato) sono state rispedite al mittente. La partita è aperta ma un po’ stride che, anche per ingaggiare un solo giocatore, sarà necessario sudare 7 camicie; sempre sia lodato Joey Saputo per aver dotato la società di fondamenta solidissime e non vi è inoltre nessun dubbio sulla situazione finanziaria drammatica post-Covid ma, esprimendosi più con la pancia che con la testa, un accenno di insofferenza fa capolino nell’assistere ad un mercato dove sembrava imprescindibile assicurarsi 2 sole pedine di spessore ma afferrarne anche soltanto una è diventata una travagliata rincorsa ad ostacoli. Sperando infine che l’obiettivo sia quello giusto (le potenzialità potrebbero essere enormi ma sempre di una scommessa si tratta) e che la vicenda possa concludersi stappando spumante.

Mentre le strategie ed i sotterfugi del calciomercato si intrecciano insolitamente in questo mese di Settembre, il campionato del Bologna si apre con lo scomodo posticipo di San Siro in casa del Milan; nell’ultimo incrocio il Diavolo rifilò una bruciante manita agli uomini di Mihajlovic e, nel valutare le mosse estive rossonere, il compito non si profila certo più facile anche se Pioli dovrà rinunciare per infortunio a mezza difesa titolare.

Per uscire indenni da San Siro sarà necessario puntare sulla forza del gruppo, il vantaggio di aver cambiato poco o nulla risiede proprio nel conoscersi più profondamente tra compagni e poter sfruttare tale coesione a proprio vantaggio; potrebbe comunque non bastare e quindi, se i giovani talenti rossoblu possiedono realmente il potenziale che fanno intravedere, sarebbe opportuno sfoggiarlo fin da subito per incendiare una piazza timorosa di dover affrontare l’ennesimo anno di transizione.

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