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Bologna

IL GRILLO PENSANTE – Turno di ordinaria follia

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Le aspettative riposte nei duelli del turno infrasettimanale ambivano (pressapoco) a serate totalmente ininfluenti per la classifica delle compagini indaffarate a strappare la permamenza in serie A; a parte Chievo e Frosinone considerate virtualmente retrocesse, tutte quante erano attese al varco da colossi stazionanti nell’Olimpo della lega. Difficile reperire trippa per gatti. Ma il calcio è un gioco meraviglioso, e può accadere che nell’anticipo di martedì l’Udinese (destata dal pugno di ferro del Generale Tudor) strappi un punto a San Siro contro un Milan febbricitante e che, in un mercoledì paradossale, le modeste Empoli e Spal silurino corazzate come Napoli e Lazio mostrando oltremodo muscoli ed attributi. Un turno di ordinaria follia, il gioco di fa veramente duro.

Nella gara di chiusura del giovedì sera il Bologna si reca al domicilio della Dea Atalanta, appuntamento tutt’altro che galante in compagnia della femme fatale più pericolosa in circolazione; scontro proibitivo ma, in una giornata in cui i valori vengono stravolti come in una centrifuga e con i rossoblu che mietono vittime da 3 turni, la lusinga di un colpaccio aleggia nell’aria. Mihajlovic pervaso da una fiducia quasi divina butta sul terreno la squadra B e i bergamaschi ringraziano sentitamente facendone un sol boccone: in appena un quarto d’ora l’Atalanta cannoneggia  un poker alle spalle di Skorupski e polverizza qualsiasi velleità di contesa (l’ennesimo recordo negativo, purtroppo, da registrare dal ritorno in serie A del Bologna: 4 reti nei primi 15 minuti non accadeva addirittura dal 1932 in uno Juventus-Roma 7-1, e si tratta della 5° volta in assoluto nella storia delle competizioni nazionali europee). I rossoblu non comprendono neppure cosa sia successo, la gara scivola via con l’unico obiettivo di raggiungere rapidamente il triplice fischio e solo una prodezza balistica estemporanea di Orsolini rende il boccone appena appena più deglutibile. Saputo presente allo stadio Atleti Azzurri d’Italia scuote la testa, siamo nuovamente in “zona rossa“. Speriamo che il desiderio di ambire a ben altri spettacoli resti vivido in lui anche questa estate.

Archiviata seduta stante la figura barbina contro i satanassi di Gasperini, ben più abbordabile ma anche disperatamente infallibile è l’appuntamento con un’altro posticipo, questa volta il Monday Night di scena al Dall’Ara tra Bologna e Chievo. I clivensi sono già consapevoli di partecipare ad un’altro campionato nella prossima stagione, quindi le motivazioni felsinee dovrebbero avere la ferocia e la fermezza per vincere il match senza l’ombra di alcun alibi. Ma, come l‘ultimo turno infrasettimanale insegna, diventa estremamente pericoloso affrontare qualunque impegno con eccessiva sicurezza e spavalderia, ogni punto di questo infernale girone dantesco va strappato con le unghie e coi denti perchè nessuno, in qualsiasi condizione si trovi, è disposto a regalare alcunchè…risparmiarsi anche un pochino è la giusta via del fallimento. E nessuno a Bologna si aspetta altri fallimenti.

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