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Bologna FC

Il punto di Bettu 20/12/2012

Pubblicato

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Napoli-Bologna  Coppa Italia

 

“Napoli-Bologna 2, la vendetta.” Il titolo doveva essere più o meno così.

Le aspettative sono state disilluse e Pioli, come il più bravo Dustin Hoffman, ha inscenato alla perfezione un “Napoli-Bologna 2, il continuo.”

Il Bologna raggiunge i quarti di finale dopo parecchi anni.

Il Bologna delle seconde linee esclusi i soli Garics e Sorensen sbanca nuovamente il San Paolo contro il Napoli di metà riserve e metà titolari all’inizio, tutti titolari alla fine.

I titolari del Napoli sono ben superiori ai titolari del Bologna, figuriamoci delle seconde linee.

“Aaaaaahhh che bello il calcio!” Domenica 2-3, ieri 1-2, la prossima al San Paolo finirà 0-1 e poi i bonus sono finiti.

La solidità nella difesa del Bologna e l’ottimo lavoro di Guarente su Inler sono state due chiavi tattiche della partita.

Grandi demeriti però li ha anche il Napoli, autore nel complessivo di una pessima prova anche come gioco espresso sul campo.

Pioli ha schierato una formazione ritornando all’accantonata difesa a tre composta da Sorensen, Radakovic e De Carvalho.

Il centrocampo è rimasto pari, con Riverola e Guarente mediani, con Garics e il “Kun” Abero sugli esterni, mentre i due trequartisti Konè e Pasquato agivano dietro all’idolo indiscusso della piazza Paponi.

Il Napoli di mister Mazzarri ha risposto con un assetto tattico identico cambiando solo la disposizione offensiva schierandosi per l’appunto con il 3-4-1-2.

La partita si è subito messa nei binari partenopei con il vantaggio realizzato di testa da Cavani, riserva di lusso del Napoli come Paponi nel Bologna.

Il finale ancora una volta sembrava già scritto.

“Addio che t’amavo fangèn…sta mo a vedere adesso quanti ne prendiamo…”, sospirano i soliti saggi.

Si, il Bologna soffre, ma trova la via del pareggio con Pasquato che dopo aver quasi perso l’attimo, trafigge un De Sanctis con le gambe larghe come quando Heather Parisi ai tempi d’oro faceva la spaccata ballando “Cicale”.

Tutto da rifare per il Napoli, fine primo tempo.

Le squadre rientrano in campo con lo stesso schieramento e si riprende a ritmi bassi.

La partita sale d’intensità quando Hamsik subentra a uno spento El Kaddouri, con Mazzari che vede il tabellone bloccato sul 1-1, mentre il suo orologio scorre velocissimo. Panico totale.

Non si può sempre fare lo stesso gesto, sennò si diventa noiosi. Basta segnalare all’arbitro l’orologio, si inizia col gesto del cartellino chiedendo ripetute ammonizioni.

Ammonire Guarente perché marca Inler, Pioli perché ha un gran fisico rispetto a Mazzari e Pasquato perché ha maledettamente complicato la partita che si era messa benissimo. “Mannaggia mannaggia”, direbbe Guido Meda.

Girandola di cambi, gli assetti in campo che si modificano.

Il Napoli con l’entrata di Zuniga per il difensore della nazionale argentina Fernandez che però supera di poco il peggior Loria, si trasforma in un 4-4-2.

Il Bologna sostituisce dal canto suo un deludente Riverola per il capitano, Portanova.

Quest’ultimo prende il comando della difesa, con Radakovic che scala a fare il regista di centrocampo.

Il Napoli cerca il forcing finale, il Bologna prova a punire in contropiede.

Pasquato dopo aver egregiamente scartato De Sanctis, perde l’attimo per battere a botta sicura. Cavani calcia fuori una punizione da posizione invitante, Pandev colpisce il palo solo davanti a Stojanovic, Veratti appena subentrato a Paponi impegna De Sanctis con un gran colpo di testa sul secondo palo, Cavani incorna trovando sulla sua strada Stojanovic che blocca in due tempi.

Fasi concitate.

Se era giusto che domenica la decidesse Portanova, ieri se lo meritava Konè, come premio per l’eurogol di quattro giorni fa.

Guarente, autore di una buona prestazione, serve il greco al limite dall’area che si aggiusta la palla e con un tiro a giro sul secondo palo trafigge per l’ennesima volta De Sanctis.

Ultimi assalti del Napoli che sfiorano il pareggio con Campagnaro di testa, ma Doveri fischia la fine.

San Paolo terra di conquista rossoblu, doppio colpo sferrato, missione compiuta.

Oi vita, c’è poco da fare. Siamo “surdati ‘nnamurati”, di rossoblu.

 

Le pagelle del Bettu

 

Stojanovic 7,5: ottimo esordio del promesso talento portato da Bagni. Si fa trovare pronto nel primo tempo su Cavani, ancor più nella ripresa dopo compie una parata straordinaria sempre sul Matador.

 

Sorensen 7: ritorna dopo la squalifica dimostrando tutta la sua qualità e sicurezza che in una partita così con affianco compagni meno esperti si fa sentire.

 

Radakovic 6: Cavani non è Dell’Agnello (con tutto rispetto). La partita è di toni ben superiori rispetto a quello contro il Livorno e va in difficoltà, senza però mai affondare.

 

De Carvalho 6,5: non ha il compito di marcare Cavani e ciò lo favorisce, ma ha il merito di essere un cliente difficile da superare per ogni avversario, gestendo bene ogni situazione.

 

Garics 6+: da lui forse ci si aspetta qualcosa di più, non rende al massimo. Trasmette comunque calma e lucidità ai propri compagni.

 

Riverola 5,5: anch’egli fatica contro squadre di calibro maggiore come il Napoli. Non incide mai.

 

Guarente 6/7: la condizione non ottimale lo condiziona ancora, ma è in crescita partita dopo partita. Spesso fa il lavoro anche di Riverola. Nel finale si batte conquistando molti palloni, fungendo da muro inaccessibile e trovando l’assist vincente per Konè.

 

Abero 6+: leggermente in crescita rispetto alle partite precedenti. Cresce in fase difensiva, peggiora in quella offensiva. In una partita del genere, probabilmente, meglio così.

 

Pasquato 7: spreca una punizione da ottima posizione, ma poi ha la bravura di pareggiare i conti riportando il Bologna in partita. Qualche superlativo lampo nella sera del San Paolo.

 

Konè 8: il gol di domenica l’ha galvanizzato, ci ha preso gusto. La partita, stavolta, la decide a tutti gli effetti lui.

 

Paponi 5,5: non ha i movimenti da prima punta, in più non viene servito mai a palla terra. Desolato e mal assistito.

 

 

Portanova 6,5: si sente la presenza di un giocatore così esperto e carismatico nei delicati minuti finali della partita. Trascina nella difesa nel non affondare durante il forcing napoletano.

 

Veratti 6,5: entra benissimo in partita, sfiorando il gol con un grande stacco di testa su cross di Sorensen parato da De Sanctis. Ha la classe per compiere un’ottima carriera.

 

 

Pioli 8: ancora una volta ottiene il passaggio del turno risparmiando anche le energie dei titolari. Elimina la detentrice della Coppa Italia, portando il Bologna a traguardi lontani da anni.

 

 

Voto al Bologna: 7,5.

 

 

Bisogna ringraziare i ragazzi che hanno dato tutto loro stessi per questo fine e Pioli per aver letto per l’ennesima volta la partita in modo perfetto.

Arrivati a questo punto, si ha l’obbligo di provare concretamente ad andare il più avanti possibile in questo trofeo, che manca da troppo tempo dalle parti delle Due Torri.

Fino alla fine forza Bologna!

 

Bettu

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