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Il Resto del Carlino – Barrow contro il suo passato per ritrovarsi

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15 dicembre 2019: il Bologna batte al Dall’Ara l’Atalanta di Giampiero Gasperini grazie alle reti di Rodrigo Palacio e Andrea Poli; per gli orobici segna Ruslan Malinovskyi, ma a mettersi in mostra nel secondo tempo è un ragazzo che ha da poco compiuto 21 anni e gioca come esterno offensivo, e che colpisce in modo molto positivo il tecnico rossoblu che a fine partita commenterà: “Bravino quel ragazzo entrato nel secondo tempo …”. Stiamo parlano di Musa Barrow che in quel pomeriggio di fine anno conquistò Bologna senza neanche ancora indossare la maglia rossoblu: imprendibile per i difensori, il gambiano sfiora anche il goal del pareggio in più di un’occasione. In tribuna, a soffrire, c’era anche Joey Saputo, quel giorno accompagnato dall’ex allenatore del Montreal Impact Thierry Henry.

Insomma, Barrow colpisce tutti e già il mese successivo gli uomini di mercato rossoblu fanno di tutto per portarlo sotto le Due Torri: il gambiano arriva in prestito con obbligo di riscatto per 19 milioni circa, cifra che lo rende l’acquisto più oneroso di tutta la storia del Bologna. Il 19 gennaio 2020 esordisce con la maglia del Bologna al Dall’Ara contro il Verona; solo 6 giorni dopo, contro la Spal, arriva anche il primo goal con i rossoblu, il primo dei 9 goal che segnerà poi Barrow nelle restanti partite di campionato. Numeri che fanno pensare a tifosi e società che quei 19 milioni forse sono stati spesi bene.

Nel calcio, però, tutto cambia in fretta e due anni dopo, con Barrow che fatica a trovare la giusta continuità di rendimento, il pensiero di alcuni si è completamente rovesciato, portando a chiedersi se il gambiano valga effettivamente i soldi investiti. A tal proposito, Walter Sabatini raccontava: “Fu Bigon a proporlo e parlandone io gli avevo detto di lascia perdere perché Barrow era una bomba inesplosa. Poi succede che giochiamo contro l’Atalanta e Mihajlovic resta molto colpito. Così colgo la palla al balzo e chiedo a Sinisa se vuole che lo prendiamo. Lui mi dice si e nasce la trattativa”. Da lì arriveranno poi gli 8 goal nel girone di ritorno alla prima stagione rossoblu, altri 8 in 38 partite nella stagione successiva, fino ai 5 in 24 partite nella stagione in corso, dove però Barrow è a secco ormai da inizio dicembre. Ma soprattutto, oltre ai numeri, che restano importantissimi per un attaccante, parlano le prestazioni, con il gambiano che da punta centrale non è mai riuscito a rendere come quando gioca sull’esterno sinistro. In questa stagione, condizionata anche dal Covid e dalla Coppa d’Africa, Barrow è stato fondamentale sopratutto fra settembre e ottobre, in cui ha segnato per 4 giornate di fila, per poi poi perdersi nelle successive 16 partite, in cui ha realizzato solo una rete. Domenica ritroverà l’Atalanta e Gasperini, che lo hanno lanciato nel calcio italiano poco più di due anni fa: ma adesso c’è bisogno anche del suo contributo per risollevare la stagione del Bologna. 

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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