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Il Resto del Carlino – Bazzani ai saluti: gratitudine e stima per Sinisa e la squadra

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Fonte immagine: Bologna FC


Fabio Bazzani, ex attaccante in grado di raggiungere la nazionale durante gli anni con la Sampdoria, ha deciso di lasciare la posizione di coach della fase difensiva ricoperta durante gli ultimi cinque mesi col Bologna, squadra della sua città e in cui ha militato durante le giovanili. Ora, invece, è pronto per un ritorno in televisione come commentatore tecnico in alcuni salotti sportivi, tra cui Il pallone nel 7: a Bazzani non sono mancate proposte in panchine, anzi, come detto da lui stesso durante un’intervista con Massimo Vitali, due squadre di Serie C gli avrebbero proposto una panchina, ma il ruolo di tecnico non lo attira quanto quello di telecronista, non lo fa sentire coinvolto al 100%. Dopo aver comunicato la sua decisione a Mihajlovic, che fortemente l’aveva voluto a gennaio, appena terminato il campionato è apparso quindi naturale il suo ritorno DAZN, emittente con cui aveva già collaborato prima dell’esperienza rossoblù.
Bazzani parlando di Mihajlovic, oltre a ringraziarlo per la possibilità datagli, evidenzia come l’assenza del mister sia molto sentita, sia per il dispiacere umano ed empatico per il suo stato di salute, sia per la mancanza di un leader forte in panchina. Ma, come fatto da molti negli ultimi mesi, non ultimo De Silvestri durante la conferenza stampa di qualche settimana fa, l’ex coach della difesa ha evidenziato il grande aprile del Bologna in cui, nonostante l’assenza del mister, sono arrivati risultati importanti: questo è stato possibile grazie a un ottimo staff, ma anche per merito dei giocatori dotati di una cultura del lavoro che, secondo Bazzani, è anche eredità del lavoro dell’ex d.s. Bigon. A un mese di soddisfazioni, come quello appena citato, si contrappongono però le pesanti sconfitte finali con Venezia e Sassuolo ed è nel match contro i lagunari che l’ex Samp identifica il punto di rottura. La partita, approcciata male, era stata rimessa sui giusti binari e ribaltata con carattere, salvo poi venire condizionata da un dubbio episodio arbitrale favorevole alla squadra guidata da Soncin; per Bazzani i giocatori hanno subito il contraccolpo morale e, solo per questo, perso anche il successivo derby con i neroverdi. Rimanendo sul Sassuolo ha analizzato la situazione Scamacca, definito da lui il miglior centravanti italiano: il Sassuolo è capace, come evidenziato dalla trattativa per Locatelli la scorsa estate, di condizionare il mercato dettando i propri interessi, ma al neo-commentatore di Dazn appare difficile che una società di Serie A possa essere in grado di spendere 40 milioni per lui. Incalzato sul mercato, Bazzani parla anche dell’affare Dybala individuando nella vittoria della Conference League un importante fattore nella scelta e definendolo il giocatore giusto, nel contesto giusto e al momento giusto in grado di elevare il livello della Roma fino a contender per i primi quattro posti.
In questi ultimi mesi se nel contesto bolognese si parla di mercato, non si può non citare Sartori, definito da Bazzani una certezza da cui ripartire, imprescindibile così come lo sono anche tre giocatori: Arnautovic, tornato a livelli da top club ma che secondo l’ex Samp rimarrà in rossoblù, Schouten, la cui grande personalità è già prossima a quella richiesta a un capitano e Medel, la cui mentalità vincente, alimentata da un sano agonismo – non è un caso che la sua squadra vinca quasi tutte le partitelle in allenamento – deve essere d’esempio.
Infine, spinto ad analizzare le pretendenti per lo scudetto, Bazzani identifica l’Inter, ancor più dopo essersi rafforzata con il ritorno di Lukaku, come favorita, ma vede nell’affare Bremer il centro nevralgico del mercato: se la Juve dovesse concretizzare il colpo si potrebbero spostare alcuni equilibri, ma i nerazzurri, nonostante la probabile partenza di Skriniar, avrebbero il tempo per correre ai ripari. Sul Milan, autore di una grande stagione e vincitore meritato dello scorso campionato, nutre alcuni dubbi a causa della sostenibilità economica del progetto, mentre sul Napoli preferisce non sbilanciarsi fino alla fine della sessione di calciomercato. Dalle parole di Bazzani sembrerebbe quindi prefigurarsi un dualismo Inter-Juve.

Fonte: Il Resto del Carlino, Massimo Vitali

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