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Il Resto del Carlino – Bologna, albergo blindato e camere singole

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Michael Mucci


Il tempo di riprendere gli allenamenti e concludere questa Serie A 2019/2020. Due mesi e mezzo che verranno vissuti, dai ragazzi di Mihajlovic, in camere singole e giornalmente sanificate. Con sale riunioni capaci di garantire il distanziamento tra calciatori e tecnici, poi una palestra, una piscina ed una zona buffet che in tempi normali potrebbe garantire 250 coperti.

Per il 18 maggio potrebbe essere decretato il semaforo verde per la ripresa degli allenamenti, ed in quel caso il Bologna dovrà farsi trovare già pronto con l’hotel che garantirà la clausura al proprio staff e atleti. Hotel il cui nome sembra sempre più delinearsi all’orizzonte, l’Admiral Park di Zola Predosa, un 4 stelle a 8 chilometri da Casteldebole, che di recente ha ospitato sia la nazionale maggiore, che l’under 21 azzurra durante gli europei di categoria.

Non cambierà nulla per Emilio De Leo, che già alloggiava all’Admiral, cambierà invece tutto per lo staff dell’hotel. Il Bologna ha ovviamente richiesto di blindare l’area e di avere a disposizione tra le 50 e le 60 camere, il tutto per due mesi e mezzo. Una richiesta dettata sia dal buon senso che dai protocolli anti Covid-19 a cui sta lavorando il comitato medico scientifico della Figc.

Il testo deve essere ancora approvato ed è oggetto di discussione proprio in questi giorni; non mancano però indicazioni curiose come le docce individuali per la prima settimana, ergo: terminato l’allenamento, non ci sarà condivisione delle docce comuni negli spogliatoi, bensì ogni giocatore potrà lavarsi nella propria stanza di albergo. Norme restrittive anche a tavola: postazioni distanziate e utilizzo di un buffet, il che può garantire il distanziamento con il personale dell’hotel. Personale dell’hotel che verrà preventivamente assoggettato a tampone e munito di tutti i dpi necessari allo svolgimento del lavoro in sicurezza.

 

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