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Il Resto del Carlino – Bologna, dopo il trambusto parla l’avvocato Grassani

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Dopo il caos degli ultimi due giorni dalle parti di Casteldebole parla, intervistato da Massimo Vitali del Resto del Carlino, Mattia Grassani, avvocato del Bologna fin dai tempi del presidente Gazzoni. Un film già visto secondo il legale dei rossoblu: sconfitta a tavolino per 0-3, un punto di penalizzazione e ricorso automatico che quasi certamente verrà accolto, visti i precedenti. E parlando di precedenti, fu proprio Grassani a difendere il Napoli quando per la prima volta l’Asl intervenne provocando lo stop di una partita: era la terza giornata dello scorso campionato e i partenopei, pronti a partire per Torino, vennero fermati dalla Asl campana dopo gli esiti positivi dei tamponi di Elmas e Zielinski. Anche lì, il giudice sportivo inflisse il 3-0 a tavolino e un punto di penalizzazione per gli azzurri, che vedranno poi riconosciute le loro ragioni in terzo grado, presso il Collegio di Garanzia del Coni. 

Dunque, secondo Grassani, l’iter che attende il Bologna sarebbe abbastanza simile: il giudice sportivo si pronuncerà d’ufficio sull’omologazione della gara (il che, tuttavia, non è ancora successo per Udinese-Salernitana dello scorso 21 dicembre) e prendendo atto dell’assenza dei rossoblu in campo, qualora non emergano cause di forza maggiore, potrebbe assegnare il 3-0 a tavolino all’Inter ed un punto di penalizzazione per il Bologna. Si tratta della classica sanzione per chi, senza un impedimento insuperabile, rinuncia a scendere in campo; ma, continua Grassani, i vari precedenti dicono che i provvedimenti interdirtivi emessi dalle Asl rappresentano sicuramente una causa di forza maggiore, dato che i provvedimenti della pubblica amministrazione sono ad un livello superiore rispetto a quelli dell’ente sportivo. 

Per quanto riguarda la situazione generale, anche l’avvocato Grassani fa fatica a capire cosa accadrà in futuro: la decisione della Lega di Serie A di fissare a 13 il numero minimo di calciatori per disputare una partita prova ad aggirare il problema, ma ciò andrebbe a discapito dello spettacolo, con alcune squadre costrette ad andare a pescare giocatori dalla Primavera.

Il club rossoblu sarà quindi pronto ad impugnare la decisione del giudice sportivo presso la Corte Sportiva d’appello nazionale, con l’avvocato Grassani che si dice fiducioso: “Ciò che decide una Asl è causa di forza maggiore: c’è poco da discutere”.

Fonte: Massimo Vitali, il Resto del Carlino

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