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Il Resto del Carlino – Calafiori, verso un finale da titolare per conquistare la Champions

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Damiano Fiorentini


Il suo arrivo a Casteldebole doveva rappresentare un alternativa per l’out di sinistra, poi l’ingegno di Thiago Motta ha portato a quello che ora è uno dei centrali italiani più solidi ed efficaci dell’intera Serie A: Riccardo Calafiori. 

La ripresa dallo stop 

Nella partita contro il Lecce dell’undici febbraio, l’ex Basilea ha fatto tremare staff e tifosi con l’uscita anticipata dal campo nonostante le sostituzioni già terminate: il precedente infortunio ai tempi delle giovanili della Roma aleggiava sul Dall’Ara e da quel momento si è attivato un protocollo di prevenzione. Nelle due gare successive infatti Riccardo ha giocato in totale 7 minuti, zero nella sfida contro il Verona vinta per 2-0 per poi rientrare nella gara di Bergamo del 3 marzo da titolare. Da quel momento, la successiva panchina con l’inter e poi due gare da titolare contro Empoli e Salernitana con la sfida di Frosinone in cui il classe 2002 è lanciato verso un’altra partenza dal primo minuto. Un rientro graduale, senza mai forzare quel ginocchio che già aveva giocato brutti scherzi ad un giocatore che ha avuto la forza di rilanciarsi al Basilea e di confermare come fosse realmente un ottimo prospetto già dai tempi delle giovanili. 

L’interesse del mercato e i margini di permanenza  

Le prestazioni di altissimo livello hanno puntato i fari di tanti club sul difensore centrale, arrivato a Bologna per 4,5 milioni più il 40 per cento sulla futura rivendita, questa però non propriamente nei piani a breve termine dei rossoblù, che in caso di effettiva qualificazione alla Champions League sono pronti a ritrattare un contratto che al momento parte da 400mila euro, dal quale quindi c’è ampio margine di manovra per un’opera di matrimonio continuato. 

Solidità 

I rossoblù vanno oltre il singolo, perché in questa stagione chiunque abbia giocato difficilmente non ha portato il suo mattoncino per l’attuale quarto posto in classifica, Calafiori però risulta uno dei più decisivi anche per l’alto numero di gare giocate dal primo minuto, 21 per l’esatezza, che hanno portato in dote 35 punti, oltre alle tredici gare senza subire gol di cui Riccardo ne ha giocato ben nove. Il suo però è un apporto anche a livello di proposta nel gioco, non a caso Thiago Motta ha sempre sottolineato come possa essere utile in ogni ruolo del campo e in nazionale under-21 sia stato impiegato da mezzala. Ora però l’ambizione è quella di mantenere la titolarità e la posizione in classifica con il suo Bologna per puntare dritto ad una convocazione nella nazionale maggiore all’Europeo. 

Fonte: Marcello Giordano – Il Resto del Carlino      

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