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Bologna

Il Resto del Carlino – Col Frosinone rientra Santander e Palacio e Orsolini si giocano la fascia destra.

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Sara Melotti (foto d'archivio)


A Casteldebole regna il freddo metereologico, ma è caldissima la “centralina del comando”: non ci sono più scuse e non c’è più tempo per “salvare il soldato Bologna”, che non può ( e non deve, ndr) perdere la categoria, per continuare il progetto di crescita del Club.  Dzemaili e Mbaye si stanno allenando a parte, il primo per recuperare da un malanno fisico, entrambi in odore di partenza (lo svizzero è stato cercato dall’Atalanta, il difensore potrebbe accasarsi al Reims, in quanto, nonostante rinnovato in estate il suo contratto, non rientrerebbe più nei piani dell’allenatore) in questa sessione di mercato. Ma domani si gioca uno dei match più importanti della stagione, contro un Frosinone che dovrebbe essere una delle squadre designate a scendere in serie B: perdere domani non è contemplato, perché vorrebbe dire aumentare le possibilità di accompagnare i ciociari nella serie cadetta, per la prossima stagione. La formazione nella testa di Inzaghi dovrebbe essere molto simile a quella che ha strappato il pareggio agli estensi domenica scorsa: Skorupski in porta, Calabresi “bloccato” sulla fascia destra, Danilo ed Helander centrali e il corazziere Djiks a fare sentire la sua voce (e il suo fisico) fino alla difesa avversaria, sull’out di sinistra. Anche Il centrocampo non si dovrebbe discostare di molto, con Poli e Pulgar in mediana e Soriano, che a Ferrara ha dimostrato che in Serie A può ancora essere un signor giocatore. In attacco torna Santander, garantendo il predominio sulle palle alte, mentre alla sua sinistra Sansone ha già la maglia addosso del titolare. Ballottaggio possibile fra Palacio e Orsolini sull’out di destra, nel 4 3 3 che dovrebbe scendere sull’erba del Dall’Ara contro i Ciociari. Se Pippo permette un consiglio, lasci un tempo a riposo il vecchio guerriero argentino e gli preferisca il giovane ascolano, almeno in partenza: Rodrigo ha eccellenti 35/40 minuti di gioco e fargli giocare  intere partite a 37 anni sulla fascia è un pò un volergli male e non farlo rendere per quello che può e sa.

 

(Fonte Marcello Giordano – RdC)

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