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Il Resto del Carlino – Dal mercato alla panchina

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Ferguson, Moro e Zirkzee sono un piccolo tesoro che, fin dall’inizio del loro periodo bolognese, non veniva usato da Sinisa e tantomeno utilizzato dalla rivoluzione di Thiago Motta; 18 milioni di euro (potenziali) portati a Bologna dal mercato di Sartori e Di Vaio che, per ora, il campo l’hanno visto ben poco.

Sembra l’inizio di una battuta: uno scozzese, un olandese e un croato, ma la realtà è ben diversa. I tre ragazzi stanno attraversando un momento molto complicato in quanto non sono riusciti a far breccia nel cuore di Sinisa e non riescono ancora a trovare un ruolo negli schemi di Motta.

Il primo, comprato dall’Aberdeen a 3,5 milioni di euro, è stato veloce nell’aggregarsi col gruppo squadra, al punto che, a luglio, è riuscito ad andare in ritiro a Pinzolo. Finora, però, il giocatore scozzese ha totalizzato solo 19 minuti contro Juventus e Milan.

Joshua Zirkzee, invece, è riuscito a raggramellare ben mezz’ora di gioco perché schiarato al Picco (Spezia) nel primo tempo e qualche manciata di minuti contro l’Empoli, dove non è riuscito a realizzare una palla-gol, spedendola sulla traversa.

Dei tre, è Nikola Moro il giocatore che ha calcato di più il terreno di gioco, avendo giocato i primi 45′ contro lo Spezia, anche se, la sua prestazione non è stata proprio memorabile.

Sebbene il calcio di Thiago Motta punti a utilizzare tutti i giocatori della rosa, soprattutto coloro che si rendano meritevoli di indossare la maglia da titolare, è anche vero che il mister felsineo a breve dovrà a iniziare a fare delle scelte; anche perché Zirkzee è un investimento di 8,5 milioni dal Bayern Monaco e Moro è arrivato dalla Dinamo Mosca con un acquisto da 6 milioni.

Il rischio è che, non utilizzandoli nel club, questi giocatori non vengano più convocati dalle rispettive Nazionali. Ferguson, infatti, non è stato più chiamato per gli ultimi due impegni della Scozia. Zirkzee, è vero, ha giocato bene con gli arancioni dell’Under 21, senza però mancare di far notare il suo disappunto di essere messo come sostituto di Arnautovic, non come sua spalla.

Insomma, ancora una volta, Thiago Motta dovrà riuscire nella difficile impresa di mettere tutti d’accordo. 

Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino

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