Seguici su

Bologna

Il Resto del Carlino – Galli: «Bologna e Fiorentina tra le migliori realtà del nostro calcio. Zirkzee? Ha classe da vendere»

Pubblicato

il

bolognafc.it

Un uomo il cui nome è legato a diverse realtà del nostro calcio, Giovanni Galli. Immagine della Fiorentina di inizio anni ’80, perno fondamentale dei primi successi sacchiani in rossonero, papà di quel Niccolò che, invece, sarebbe potuto divenire bandiera rossoblù, e a cui oggi è dedicato il centro sportivo di Casteldebole.

È proprio sulla doppia realtà dell’asse Firenze-Bologna che Il Resto del Carlino, quest’oggi, ha intervistato l’ex portiere.

Ripartire dalle basi

Non sarà derby dell’Appennino, o meglio, non più solo questo. Spiega Galli, ormai Fiorentina-Bologna è sfida che guarda al di là dei confini nazionali, tra proprietà italoamericane e ambizioni di stampo europeo: un percorso organico e graduale, passato per investimenti come l’acquisto di Casteldebole da parte di Saputo e la costruzione del Viola Park di Commisso. Ripartire dalle basi, piuttosto che cercare i colpi a effetto: questa la filosofia dei due club.

Motta e Italiano

E poi gli allenatori, quanta differenza fanno. Galli, che ha avuto modo di conoscere Motta, lo descrive come “un gentiluomo, educato ma decisionista”, che ha avuto il coraggio e l’abilità di caricarsi sulle spalle la squadra quando le serviva una guida, e lo ha fatto ancor di più quando sono partiti senatori quali Arnautovic, Schouten e Dominguez, oltre che Sansone e Soriano. Un tecnico che insomma ha anche rischiato, ma che ora si ritrova un gruppo cementificato e al contempo armonico per cui – illustra l’ex portiere – “gente che rompe le scatole non ne vuole”.

E Italiano, con tutto ciò che gli si può criticare, ha ripreso una squadra il cui presente (e forse anche il futuro) stava venendo sempre più segnato dalla mediocrità, da campionati passati a lottare per la retrocessione o poco più, e l’ha riportata a vivere una dimensione europea.

Fan di Joshua Zirkzee

Interrogato, poi, sulle qualità dell’olandese, ultima pepita di Sartori (“il miglior direttore sportivo della Serie A”), Galli ha spiegato di essere fan del giocatore sin dal suo approdo in Italia: “Ha quell’aria da artista un po’ naif da cui puoi sempre aspettarti un colpo di classe. E poi fa le cose difficili con naturalezza: il gol segnato col Sassuolo mi ha ricordato certi gol di Baggio”. Paragoni importanti, insomma.

In ricordo di Niccolò

Infine, al termine dell’intervista, un commento in ricordo del figlio Niccolò: “A volte penso: cosa ha fatto in soli sei mesi di così grande per essere ancora, a distanza di più di vent’anni, così centrale nella storia di un club glorioso come il Bologna? E vado ancora più fiero di lui”.

(Fonte: Il Resto del Carlino – Massimo Vitali)

 

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv