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Il Resto del Carlino – il Bologna a ritmo della passata stagione

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Gazzetta dello Sport

Come riportato da Marcello Giordano de “il Resto del Carlino”, il beneficio Mihajlovic c’è e si fa sentire. Come nel girone di ritorno della stagione passata, il Bologna si è rimesso a correre. A fine gennaio 2019, in un umile club alla ricerca della salvezza, arrivò un condottiero, di nome Sinisa, che ristabilì la fiducia e portò la squadra in un impensabile decimo posto: 17 gare, 30 punti e una media di 1,76 punti a partita. Quando a dicembre, stagione attuale, tornò in pianta stabile a stretto contatto con la squadra, dopo i terribili primi mesi di malattia, a Casteldebole traspariva una certezza: “Sinisa ha un mese in più per provare a ripetere quanto fatto la stagione scorsa”.

La sensazione si è rivelata corretta e a raccontarlo ci sono i numeri: dall’ultimo al decimo posto, un anno fa, dal decimo posto a due punti dal sesto ora. Il solo punto guadagnato tra Genoa e Udinese rischia di penalizzare la squadra per il sogno Europa. Allargando gli orizzonti, però, il Bologna continua a crescere e a correre, al netto delle varie emergenze, anche dell’ultimo minuto, costretto a giocare senza numerose pedine. Sono 6 le partite giocate nel girone di ritorno (anche se qualche squadra ne ha giocate 5) e questa prima parte vede i rossoblù al quarto posto per punti ottenuti e gol fatti-subiti, subito dopo a Lazio (16 pt), Juventus (12 pt) e Napoli (12 pt). Il Bologna rimane subito sotto con 11 punti. Nonostante i numeri da Europa e, addirittura, da Champions, c’è da dire che il calendario ha sorriso alla squadra di Sinisa, che ha affrontato un Verona dimostratasi poi sorprendente e una Roma in un momento di difficoltà. Ma ha anche affrontato squadre che, a denti stretti e a spada tratta, sono in lotta per la salvezza: come Spal, Brescia, Genoa e Udinese. 

Ora arriva la parte più difficile: alle porte le sfide con Lazio e Juventus, primo e secondo posto in campionato, dove i rossoblù saranno chiamati per fare da arbitro alla lotta per lo scudetto. In più, il Bologna si appresta ad affrontare una lunga serie di scontri diretti, poiché arriveranno Sampdoria, Cagliari, Inter, Sassuolo, Parma, Napoli, Milan e Atalanta: a eccezion fatta per la Samp e i nerazzurri di Milano e Bergamo, vede le altre tutte squadre in lotta per l’Europa. In questa prima parte del girone di ritorno, i ragazzi di Sinisa hanno corso al ritmo di 1,83 pt a partita.

Un ritmo da Europa che vede in risalita, rispetto al girone di andata, Napoli, Milan e Sassuolo, ma che ha visto anche big procedere a passo rallentato, arrancando, grazie pure alla crescita di squadre che, sulla carta, non sono di prima fascia, come Lecce e Genoa. Il Bologna è risalito più delle altre.

 

Col fatto degli infortuni, mister Sinisa sta cercando di gettare le basi per un’altro girone di ritorno, segnato dalla crescita. Quello detto da Poli alla vigilia di Bologna-Udinese, che “solo tra cinque o sei partite potremo capire se realmente siamo da Europa”, è segno che a Casteldebole c’è voglia di bruciare le tappe, risalire dall’emergenza e superare le avversità. Il futuro non spaventa più, anche se quello prossimo si chiama Lazio e Juventus.

 

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