Bologna
Il Resto del Carlino – Il terzogenito di Sinisa Mihajlovic sulle orme del padre: futuro da allenatore per il giovane Miroslav
Mihaijlovic: un cognome gigante, difficile da portare con se, soprattutto a 23 anni, soprattutto se tuo padre è stato un esempio che andava oltre il campo da gioco, oltre il calcio. Miroslav, terzo figlio dell’ex tecnico scomparso lo scorso dicembre ha annunciato sul suo profilo Instagram di aver conseguito l’abilitazione Uefa C, valida per allenare le categorie giovanili tranne la Primavera, dimostrando così di non temere l’ombra del padre, immensa fonte di ispirazione al quale è stato molto vicino durante i momenti più tragici. Il giorno dopo la scomparsa del padre così scriveva il giovane Miro: «Caro papà, sei e sarai sempre il mio orgoglio e la mia fonte di ispirazione, cercherò in tutti i modi di renderti orgoglioso perché so che da lassù mi guarderai e mi darai la forza come hai sempre fatto». Un nuovo Mihajlovic in panchina quindi, giovane, riservato, ma con tanta voglia di fare per onorare al meglio la memoria del proprio faro, quel padre che ha mostrato a tutti che c’è dignità anche nell’avere paura, nel piangere e disperarsi, mentre si lotta contro un male più forte di noi che può toglierci la vita ma non la voglia di vivere e sorridere finché ci siamo.
Mihaijlovic: un cognome gigante, difficile da portare con se, soprattutto a 23 anni, soprattutto se tuo padre è stato un esempio che andava oltre il campo da gioco, oltre il calcio. Miroslav, terzo figlio dell’ex tecnico scomparso lo scorso dicembre ha annunciato sul suo profilo Instagram di aver conseguito l’abilitazione Uefa C, valida per allenare le categorie giovanili tranne la Primavera, dimostrando così di non temere l’ombra del padre, immensa fonte di ispirazione al quale è stato molto vicino durante i momenti più tragici. Il giorno dopo la scomparsa del padre così scriveva il giovane Miro: «Caro papà, sei e sarai sempre il mio orgoglio e la mia fonte di ispirazione, cercherò in tutti i modi di renderti orgoglioso perché so che da lassù mi guarderai e mi darai la forza come hai sempre fatto». Un nuovo Mihajlovic in panchina quindi, giovane, riservato, ma con tanta voglia di fare per onorare al meglio la memoria del proprio faro, quel padre che ha mostrato a tutti che c’è dignità anche nell’avere paura, nel piangere e disperarsi, mentre si lotta contro un male più forte di noi che può toglierci la vita ma non la voglia di vivere e sorridere finché ci siamo.PADRE E FIGLIO
Durante la sua malattia Sinisa ha sentito molto la vicinanza della sua famiglia e dei figli, ai quali donava quell’amore mai ricevuto da bambino «sono affettuosissimo con i miei figli, anche perché io so cosa vuole dire avere dei genitori che non ti abbracciano». A pochi giorni dal primo trapianto di midollo, nel novembre 2019, Sinisa lodò Miroslav per il suo coraggio nell’essersi messo a disposizione per donare il proprio midollo a neanche vent’anni: «una grande dimostrazione d’amore, un’altra cosa che pare scontata, ma non lo è affatto quando hai vent’anni e hai tutto il diritto di avere paura».
Fonte: Gianmarco Marchini, Il Resto del Carlino
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