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Il Resto del Carlino – Lunga vita al Re! Mihajlovic rinnova fino al 2023

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Sara Melotti - 1000cuorirossoblu.it


Ieri, come ben saprete, mister Mihajlovic ha firmato il rinnovo, con la società felsinea, per continuare a guidare la sua squadra fino al 30 giugno 2023. Il suo è uno sguardo ad un futuro che fa ben vedere le sue aspirazioni di portare il Bologna all’Europa, anche se, come scrive M. Vitali ne “il Resto del Carlino”, è un futuro difficile da immaginare in un calcio strangolato dal Covid-19. Tante le domande per questi tre anni: ci saranno tracce dello stadio nuovo? Orsolini vestirà ancora la maglia rossoblu? E ancora, il Bologna riuscirà realmente ad andare in Europa? Ci tocca scoprirlo col tempo e, come dice Vitali, chi vivrà vedrà. 

Intanto, per questo rinnovo, tutti sono felici a Casteldebole. Tutti, anche l’ad Claudio Fenucci, felice sopratutto per avere un patron più unico che raro come Saputo che, da tempo, ha capito che il modo migliore per avere un futuro, con questa squadra, è tenersi ben stretto l’allenatore. Un’allenatore che, da gennaio 2019, è riuscito a trasformare una squadra da retrocessione a squadra che potrebbe tornare a giocare i tornei internazionali. Lo stesso Joey Saputo, da oltreoceano, brinda al rinnovo di Sinisa. Il patron rossoblu dichiara di essere molto contento dell’allungamento del contratto, spinta dalla particolarità di questa stagione e dalla fiducia posta in Mihajlovic per il raggiungimento degli obbiettivi posti. 

Così, all’accordo triennale, con scadenza 2022, firmato il giugno scorso, ieri è stata aggiunta e siglata un’altra stagione nel contratto del Mister. Il vecchio accordo prevedeva un ingaggio di 2 milioni a stagione. Col nuovo non è dato a sapere se siano contenute clausole di uscita, sia per il tecnico che per il club. Se onorato fino alla scadenza, quello tra Sinisa e il Bologna sarebbe un’unione che lo porterebbe ad essere il secondo allenatore di sempre come “anzianità di servizio” nella panchina felsinea, al pari di Pesaola, Ulivieri e Cervellati. Questi, sono secondi solo al leggendario totem austriaco Hermann Felsner che, con quindici stagioni di onorato servizio, ha scritto con penna rossoblu pagine di gloria, tra le due guerra, con 4 scudetti.

Per il momento, Sinisa rimane a quota 3, ma con altri tre anni di contratto dove potrebbe nella Storia con la “S” maiuscola. Una storia che, comunque, ha già visto Sinisa in panchina, con l’atto I, quando nel 2008-09 i Menarini gliela sottrassero, piano piano, esattamente come gliela avevano data. L’atto II, invece, vede il tecnico serbo firmare il suo capolavoro tecnico, salvando la squadra, ad un passo dalla B, e portandola al decimo posto. Il Sinisa atto III ha combattuto e vinto la leucemia e lo scetticismo di chi riteneva improbabile il ripetersi delle gesta di quattro mesi prima. Invece, ci sono ancora 12 partite da giocare e il Bologna, la sua squadra, potrebbe anche riuscire a guadagnarsi un posto in Europa.

C’è un’altra domanda da farsi: come mai un giramondo come lui, dove il massimo di stagioni in una squadra sono state due (e nemmeno complete), ha deciso di mettere radici proprio a Bologna? Probabilmente per l’empatia con la città, la lungimiranza dei dirigenti e la fortuna di avere un proprietario come Joy Saputo. Il mister ama la nostra città e noi, di certo, amiamo Sinisa Mihajlovic. Lunga vita al Re!

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