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il Resto del Carlino – Massimiliano Marchesi: “Ora bisogna lavorare da casa. Quest’anno è successo di tutto, ma abbiamo un gruppo troppo forte”

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siamolaroma.it

In queste settimane avremmo dovuto parlare di calcio giocato, come piace fare a tutti gli appassionati. Invece, causa Coronavirus, dobbiamo pensare alla drammatica situazione che il nostro Paese sta vivendo. In un periodo così difficile, c’è chi ha smesso (giustamente) di lavorare e chi, in modo alternativo, continua a fare il proprio dovere. Tra questi c’è anche l’attuale preparatore atletico del Bologna, Massimiliano Marchesi. Il 54enne modenese, arrivato a Bologna nella nuova era di Mihajlovic, si è raccontato in un’intervista riportata a Doriano Rabotti de “il Resto del Carlino”.

Si parla innanzitutto degli attuali metodi di allenamento della squadra: “Importante per i ragazzi è non ammalarsi, e per far ciò bisogna seguire alla lettera i consigli imposti dalla Sanità. Abbiamo poi mandato dei programmi di lavoro personalizzati che si possono effettuare comodamente a casa. Anche chi – ad esempio – non ha un giardino, non avrà problemi, dato che lo spazio necessario per gli esercizi è di due, tre metri. I ragazzi sono stati poi forniti di attrezzi, come manubri ed elastici, mentre poi abbiamo consigliato loro di acquistare un sistema di cinghie”.

Sulla situazione fisica e morale dei ragazzi: “Ora sono tutti in standby. Chi vive in famiglia sta leggermente meglio di chi è costretto a vivere da solo, come ad esempio qualche straniero. So come ci si sentono in questo periodo, sono stato 15 anni lontano da casa e posso assicurare che non è facile. Per questo motivo stiamo cercando delle novità che possano tirare su il morale ai nostri ragazzi. Ad esempio, mandiamo video divertenti oppure cerchiamo di sentirli spesso in videochiamata. Inoltre, i loro figli possono usufruire di esercizi di psicomotricità: potrebbero essere molto utili”.

La condizione di Mihajlovic e gli inizi con il serbo: “Sta bene, vorrebbe essere sul campo ma sa che la priorità è la salute. Anche con lui ci sentiamo spesso in videochat. Con Sinisa invece è tutto iniziato due anni fa, dopo la mia esperienza all’Aston Villa. Cercava un nuovo preparatore e alcune persone, tra cui Roberto Mancini, gli fecero il mio nome. Tutto però si è deciso quando ci siamo incontrati di persona. Il rapporto con Miha è ottimo, dice sempre le cose in faccia ed è leale: per questo motivo è molto facile rapportarsi con lui”.

Marchesi cerca poi di prevedere il pieno recupero fisico dei calciatori: “Per essere pronti fisicamente ci vorrà un pò, anche se non si possono fare previsione perché questo è un evento del tutto nuovo. Potremmo paragonarlo a una fase di riabilitazione, per ogni mese di stop servirebbe lo stesso arco di tempo per tornare in forma”.

Infine un pensiero sull’ultimo anno calcistico, tra alti e bassi: “Non ci è mancato nulla quest’anno, ma il gruppo è sempre stato troppo forte per potersi sciogliere. Il merito è anche dei ragazzi, bravi a sopportare e superare i nostri errori. Il gruppo è coeso già dalla metà della seconda stagione, la società è fantastica: non smetterò mai di ringraziare questo team”.

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