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Il Resto del Carlino – Mihajlovic chiama la squadra «Dobbiamo farci trovare pronti»

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Fonte immagine: Damiano Fiorentini / 1000cuorirossoblu.it

Sinisa Mihajlovic a breve dovrà iniziare un nuovo ciclo di terapie contro la recidiva della leucemia, ma, nonostante le difficoltà di questa battaglia lunga ed estenuante, non rinuncia a seguire e confrontarsi quotidianamente con la sua squadra. Prima del raduno di Pinzolo, quando la squadra si trovava ancora a Casteldebole, Mihajlovic era riuscito addirittura a incontrare di persone i giocatori presenti, mentre da quando il suo Bologna si è trasferito nella località trentina ha seguito, grazie all’installazione di telecamere sul campo, tutti gli allenamenti tenutisi al Pineta. Grazie a questa connessione e ai continui scambi di opinioni con il suo staff, il mister ha preparato l’amichevole giocata domenica contro la Settaurense, vinta 8-0 con la doppietta di van Hooijdonk, atteso al riscatto dopo il rientro dal prestito, riuscendo a seguirla live grazie alla diretta Facebook sulla pagina del Bologna. Mihajlovic, come solito fare, non ha lesinato critiche ai suoi giocatori al termine del match, facendo così sentire la sua presenza e tenendo alta la concentrazione della squadra. Se è vero che il gruppo è ormai abituato a questa presenza-assenza del mister e, con grande professionalità, ha sempre affrontato la situazione in maniera fruttuosa, è anche vero che per alcuni giovani e i neoacquisti, al momento presente solo Lykogiannis, questa situazione potrebbe rappresentare una novità assoluta e una potenziale difficoltà: proprio per questo è importante il continuo contatto, seppur a distanza, con Mihajlovic grazie alla mediazione svolta dal suo staff, in particolare da De Leo.

Chi però fino a ora non aveva ancora avuto l’occasione di incontrare l’allenatore erano i nazionali, arrivati in ritiro solo l’altro ieri, tra cui spiccano veterani come Skorupski, Medel e Arnautovic e giovani talenti come Barrow e Schouten. Nella serata di lunedì è stata quindi organizzata una videochiamata tra Mihajlovic e la squadra con il mister che è apparso alle 21.15 per dare il benvenuto ai nuovi arrivati e, soprattutto, per esortare per l’ennesima volta il gruppo alla concentrazione e alla determinazione: come detto dal mister «il tempo stringe e dobbiamo farci trovare pronti». I quindici minuti di chiamata sono stati ancora una volta una dimostrazione di come l’allenatore serbo, nelle sue difficoltà, sia in grado di diventare esso stesso rappresentazione tangibile di ciò che vuole trasmettere alla squadra. Ora la testa è alla Lazio, squadra con cui Mihajlovic vinse uno scudetto da giocatore, per la prima di campionato che si terrà il 14 agosto.

Fonte: Massimo Vitali, Il Resto del Carlino 

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