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Il Resto del Carlino – Mihajlović torna al passato: il torneo dei bar

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Se guardiamo il percorso fatto finora dal Bologna e consideriamo tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare tra cui la malattia di Siniša e una quantità di infortuni senza precedenti, non si può non provare una profonda ammirazione per l’operato dei rossoblu. Rientrato Mihajlović «più forte di prima», il Mister ha tutte le intenzioni di provare a strappare un biglietto per la prossima Europa League. Per farlo oltre ad impiegare la qualità tecnica e agonistica dei suoi, farà appello a quella leggerezza e quella spensieratezza a cui già Ulivieri fece ricorso nella stagione 1995-1996, ottenendo un’insperata promozione in serie A. Leggerezza che però non va a braccetto con distrazione o sufficienza, ma richiama quel senso di libertà mentale e piacevole serenità che per forza di cose devono accompagnare un calciatore durante tutta la sua carriera. 

Allo stesso tempo però l’obiettivo è chiaro e si farà di tutto per raggiungerlo, lavorando sodo e non considerandosi mai vinti «finche arbitro non fischia» per dirla con le parole di Boskov. 12 partite. 12 partite dall’esito mai così imprevedibile che separano il Bologna dal verdetto finale che, qualora si chiamasse Europa League, faremmo fatica a non definire miracolo sportivo. 

Fonte: Massimo Vitali – Il Resto del Carlino 

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