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Il Resto Del Carlino – Motta: “Nel primo tempo le nostre distanze erano sbagliate, ma è colpa mia. Chi ho portato era pronto, ma poi ho fatto le mie scelte”

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Dopo la battuta d’arresto di ieri sera Motta si prende le sue colpe e svia le domande su Arnautovic lasciato in panchina per 90 minuti

Una brutta serata per Thiago e i suoi ragazzi a Torino. Una partita complicata fin dal primo tempo con lo svantaggio subito al minuto 22 e mai recuperato. Di solito Motta a risolvere le situazioni difficili ed invertire le tendenze delle partite ma non stavolta. Per questo a fine partita arriva un mea culpa molto apprezzabile e veritiero: “Nel primo tempo in campo non avevamo le distanze giuste, ma la responsabilità è tutta mia: l’avevo preparata così, volevo fare qualcosa di diverso per contrastare la forza del Toro sulle fasce, ma non è andata come speravo”.

Stavolta anche Thiago “il mago” ha sbagliato e le soluzioni provate per ribaltare la situazione non hanno funzionato. Capita a tutti soprattutto se l’avversario è bravo a metterti in difficoltà: “Dopo abbiamo aggiustato le cose e abbiamo trovato le distanze giuste – osserva Motta –. Siamo cresciuti, abbiamo avuto più possesso palla ma non siamo riusciti a renderci mai davvero pericolosi. Il Toro ti costringe a giocare male. Specie quando passa in vantaggio la squadra di Juric si chiude nella sua metà campo, a volte anche nella sua area e diventa difficile, giocando spesso spalle alla porta, trovare gli spazi giusti per far male. Però bisogna riconoscere la forza degli avversari”.

Tra i due è più convincente sicuramente il tecnico che ammette le sue colpe piuttosto di quello che esalta l’avversario, conoscendone già le qualità. Qualche dubbio lo lascia invece la scelta di tenere Arnautovic in panchina tutta la partita, ma quella di ieri sera non era la serata adatta per fare certe domande all’allenatore rossoblù. Nel post partita è riuscito a dribblare tutte le questioni sul bomber austriaco. “Ho messo dentro Joshua (Zirkzee, ndr) perché in settimana si era allenato bene e ritenevo che quello fosse il momento giusto per inserirlo, dal momento che il Torino si chiudeva e non c’erano grandi spazi. Per me Joshua ha fatto bene quando è entrato”. Dov’è il problema in questa risposta? La domanda era su Arnautovic, ma il nome dell’attaccante non è stato menzionato nemmeno una volta. Un altro giornalista ci ha riprovato ma la risposta è stata: “Quelli che ho portato con me erano tutti pronti ma al momento dei cambi ho scelto così”. Non si sbilancia il tecnico e non dice una parola di più, nemmeno sull’Europa considerata la sconfitta contro una diretta rivale sotto gli occhi di Saputo.

Noi puntiamo a dare il massimo ogni volta che entriamo in campo e cerchiamo di fare sempre un po’ meglio di quello che abbiamo fatto ieri. È solo questo che voglio trasmettere ai ragazzi”. Ora testa alla Lazio: “Dobbiamo digerire questa sconfitta perché perdere non fa mai bene”. Capita a tutti un inciampo lungo il percorso ma l’imperativo in vista del prossimo match deve essere quello di ritrovare Arnautovic.

Fonte: Il Resto Del Carlino, Massimo Vitali

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