Il Resto del Carlino – Obiettivo difesa: riparare le falle per tornare al vertice

La difesa del Bologna, impenetrabile nella prima parte di stagione, sembra ora mostrare qualche segno di cedimento, come piccole crepe che si aprono piano piano nel muro eretto da Thiago. Tuttavia, non c’è motivo di allarmarsi eccessivamente: nonostante qualche gol incassato nelle ultime partite, i numeri parlano ancora di una delle difese più solide del campionato. 

Con sole 20 reti subite, il Bologna si piazza al quarto posto nella classifica delle migliori difese, in compagnia della Lazio. Solo Inter, Juventus e Torino hanno fatto meglio fino ad ora. Le ultime quattro partite hanno visto i rossoblù incassare otto gol complessivamente, un’inversione di tendenza rispetto alla solidità difensiva mostrata all’inizio della stagione e uno scalino sotto rispetto a quel terzo posto che aveva mantenuto per buona parte del campionato.

Le possibili soluzioni di Thiago

Un calo certamente riparabile. Infatti Thiago Motta ha già iniziato a intervenire, apportando cambiamenti alla retroguardia e dando opportunità a nuovi giocatori. Nonostante il turnover che ha interessato la difesa, l’unico a disputare l’intero tempo di gioco nelle ultime quattro partite è stato Riccardo Calafiori, con 360’ giocati, un giocatore che per Motta è diventato intoccabile in difesa. 

Tuttavia, in vista del prossimo match contro il Sassuolo, con il ritorno di Posch dopo la squalifica, Motta potrebbe fare nuovi aggiustamenti in difesa. Rimane, però, improbabile che cambi i suoi pilastri difensivi insieme a Cala: Beukema e Kristiansen. Così come è difficile ipotizzare modifiche nel centrocampo con Freuler e Aebischer. 

I dubbi sulle fasce

Le vere incognite si trovano sulle fasce laterali, dove Orsolini cerca di riconquistare il posto da titolare e si apre un ballottaggio a sinistra tra Urbanski, Saelemaekers e Karlsson, mentre Ferguson sembra indiscutibile a destra. Resta da vedere se Thiago opterà per qualche sorpresa tattica per affrontare il Sassuolo e riprendere la marcia vincente della sua squadra.

Fonte: Giacomo Guizzardi, Il Resto del Carlino

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