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Il Resto del Carlino – Per Firenze conferme tardive ma vendita aperta per i Viola: così non va

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Damiano Fiorentini/1000cuorirossoblu.it


Tiene banco la questione Coppa Italia in casa Rossoblù negli ultimi giorni: non tanto in campo, quanto fuori. Ieri, mercoledì 3 gennaio, sarebbe stata la data designata per il via alla vendita dei biglietti per la partita contro la Fiorentina di martedì 9 gennaio, valida per i quarti di finale del torneo nel quale il Bologna ha conquistato il pass due settimane fa contro l’Inter. Sarebbe stata, appunto: nessun tifoso Rossoblù ieri ha acquistato un singolo biglietto per la partita del Franchi. La situazione è grottesca, ma ha più responsabili.

La conferma non può essere così tardiva

In primis, la responsabilità è di chi è in cima: la Lega Calcio. Come è possibile che, a meno di una settimana dall’evento, non si abbia la certezza di data e ora? L’organo competente ha comunicato le informazioni ai due club in maniera ufficiosa, in attesa del completamento del tabellone che avverrà stasera con Juventus – Salernitana. Non è però accettabile tenere sull’attenti migliaia di persone – esattamente 2314: la capienza del settore ospiti del Franchi – fino a cinque giorni prima del match per volontà non proprie. Chi organizza la Coppa, oltre a ricevere critiche sul format puntualmente ogni anno, non porta acqua al proprio mulino creando situazioni come quelle alle quali devono sottostare i tifosi Rossoblù, i quali sanno che probabilmente la partita sarà martedì alle 21, ma non ne hanno l’assoluta certezza. Il calcio è dei tifosi? In Lega si ricordino che i tifosi fanno sacrifici per la propria squadra: per ferie, permessi e viaggi serve tempo, non si può stare ai propri tempi.

Il problema riguarda solo il settore ospiti: perchè?

Si, avete capito bene: solo i tifosi Rossoblù sono rimasti con il cerino in mano ieri alle 12. L’unico settore per il quale la prevendita non era attiva era il settore ospiti. La Fiorentina ha aperto la vendita in tutti gli altri settori del Franchi, al di fuori di quello riservato ai supporters Felsinei. Anche da questo punto di vista, due domande in più sorgono. Come mai i Viola hanno aperto la vendita pur non avendo certezze? Siamo sicuri che queste certezze non ci siano? Perché il Bologna non ha la sicurezza di mettere a disposizione allo stesso tempo i tagliandi per i propri tifosi? Se le lacune, oltre che dai piani alti, arrivano anche da chi è al proprio livello, allora le cose proprio non vanno.

Fonte – Massimo Vitali, Il Resto del Carlino

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