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Bologna

Il Resto delCarlino – E’ un Bologna che ha la “battaglia” nel suo Dna

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Gazzetta dello Sport


Bologna “Sturm und drang”: è un Bologna “Tempesta e assalto” che da quando il condottiero serbo si è seduto sulla panchina rossoblù, ha mutato pelle, facendo dell’iniziativa, del pressing alto (a volte asfissiante), della manovra coraggiosa e delle ripartenze fulminanti, il suo marchio di fabbrica. Questa ferocia agonistica, che ha portato la squadra di Mihajlovic a essere una delle squadre con il maggior possesso di palla in Serie A, ha un suo rovescio della medaglia: l’aggressività dimostrato sul prato verde, la capacità di disfare le trame di gioco avversarie comporta spesso un ricorso anche allo scontro fisico e alla relativa sanzionatura con il cartellino giallo, Bene, in queste prime 5 giornate del massimo campionato italiano, il Bologna è balzato in testa a questa speciale classifica che vede, con 19 cartellini gialli, felsinei la squadra più “cattiva del campionato”. La media di quasi 4 cartellini a partita ci erge in vetta a questa speciale e non voluta classifica, ma è sinonimo di un cambiamento di pelle di una squadra che scende in campo con il chiaro obiettivo di vendere cara la pelle, che il campo si chiami Dall’Ara o che abbia nomi più altisonanti come l’Allianz Stadium o San Siro. E’ la firma di Sinisa, che ha dato un vero e proprio spirito combattente  al suo undici, che ha spostato il baricentro della manovra in avanti, portando sempre più uomini in area ( i tre rigori in 5 giornate non sono figli del caso, che vanno ad assommarsi ai 5 delle ultime 12 giornate della scorsa stagione). Rispetto ad un anno fa possiamo allora affermare che parliamo totalmente di un’altra squadra: metamorfosi Mihajlovic.

 

(Fonte Massimo Vitali – RdC)

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