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Il rigore è evidente, l’audio shock tra Di Bello e Var: «Sta’ fermo, guarda»

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Aia FIGC


Il contestato match di domenica sera tra Juventus e Bologna è stato in larga parte influenzato da un grosso errore arbitrale: Di Bello non ha fischiato un evidente fallo da rigore commesso da Iling-Junior su Ndoye, atterrato in area con il portiere bianconero praticamente battuto. Al termine della partita, finita poi in parità, giocatori, allenatore, tifosi e dirigenza rossoblù sono andati su tutte le furie: l’ad Fenucci in sala stampa ha commentato con amarezza quanto accaduto nel finale dell’incontro, mentre il ds Di Vaio ha avuto un acceso confronto con l’arbitro (a causa del quale ha anche ricevuto una multa di 8mila euro).

L’Aia dà ragione al Bologna: arbitro e Var saranno fermati

La svista, però, non è passata inosservata e l’Aia (Associazione Italiana Arbitri) ha dato ragione al club rossoblù. «Lo sbaglio è chiaro. Il rigore non dato al Bologna è un errore evidente, prima dell’arbitro e poi dei due uomini in sala Var» dicono fonti interne all’Aia (parole riportate dall’Ansa). Il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha così deciso di sanzionare il direttore di gara Di Bello con due o tre turni di stop: l’arbitro della sezione di Brindisi, dunque, resterà fermo per circa un mese. Pena simile anche per i due assistenti al Var, Nasca e Fourneau, la cui colpa è quella di non aver convinto il collega a rivedere l’azione del fallo. Nel clamoroso audio reso pubblico in queste ore, infatti, si sentono gli uomini in sala Var comunicare al direttore di gara (il quale stava chiedendo di rivedere l’azione da un’altra prospettiva): «Sta’ fermo, guarda, bravo. Check completato, puoi riprendere il gioco».
 
(Fonte: Il Resto del Carlino, Corriere dello Sport)

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