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Il Ritorno dell’Ex: Bologna – Udinese

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L’incontro valevole per la sedicesima giornata di Serie A che andrà in scena il giorno dell’epifania, vede il Bologna affrontare, tra le mura amiche, l’Udinese di Luca Gotti. L’allenatore è uno dei pochi doppi ex presenti all’incontro. Gotti è stato viceallenatore di Roberto Donadoni al Bologna da ottobre 2015 a maggio 2018. Nonostante gli ottimi risultati raggiunti il primo anno, subentrando a stagione in corso all’esonerato Delio Rossi, e due salvezze tranquille raggiunte nei successivi campionati, furono esonerati il 24 maggio 2018, dopo aver terminato il campionato perdendo proprio contro l’Udinese all’ultima giornata per 1 a 0. La sconfitta con i friulani arrivava da un punto conquistato nelle ultime 5 partite, che diventano 6 contando anche quello dell’ultima giornata allo stadio Friuli. Gotti, prima di passare all’Udinese come vice di Tudor, è stato un anno al Chelsea come secondo di Maurizio Sarri. Dall’1 novembre 2019, dopo l’esonero di Tudor, è diventato, dopo conferme di settimana in settimana, primo allenatore dell’Udinese. Gotti stesso si è pronunciato più volte sul fatto che non ha intenzione di ricoprire a lungo questo il ruolo. Ma dopo le conferme dello scorso dicembre da parte di Pozzo per le ultime partite dell’anno il piano in casa Udinese non sembra cambiato nemmeno con l’arrivo del nuovo anno. In panchina c’è ancora Luca Gotti.

Oltre il tecnico nella rosa bianconera c’è anche un calciatore, Sebastien De Maio, dal passato rossoblù. Il calciatore francese ha giocato con la squadra felsinea dal 2017 al 2019. In due anni ha collezionato 33 presenze totali e 2 marcature. I 2 gol e la maggior parte delle presenze in maglia rossoblù per De Maio si sono realizzati durante la prima stagione, proprio sotto la guida di Donadoni e Gotti. L’anno seguente, con l’arrivo di Inzaghi prima e Mihajlović poi, De Maio scenderà in campo in appena 6 incontri. A gennaio 2019 è stato acquistato dall’Udinese con la formula del prestito con diritto di riscatto. Diritto, quest’ultimo, che l’Udinese ha esercitato subito a fine campionato. Con il club friulano De Maio ha giocato finora 48 partite e realizzato gli stessi gol messi a segno in terra emiliana, 2.

Passando alla rosa rossoblù troviamo un solo calciatore dal passato bianconero, si tratta di Danilo Larangeira, noto principalmente come Danilo. Il difensore brasiliano ha esordita in Serie A l’11 settembre 2011 con la maglia dell’Udinese, che lo aveva acquistato dal Desportivo Brasil Ltda durante la sessione di calciomercato estiva. Danilo in 7 anni all’Udinese ha giocato 282 partite riuscendo a mettere a segno anche 10 gol. Durante la stagione 2016-17, con l’addio al calcio di Antonio Di Natale, il centrale brasiliano è diventato anche capitano della squadra friulana.

Nonostante sia il sesto calciatore per numero di presenze con il club friulano, Danilo non è stato esente da episodi di cattivo gusto prima nei confronti dei tifosi, durante un Udinese-Roma che gli costò la fascia da capitano, e poi nei confronti di alcuni compagni di squadra, quando durante l’allenamento gli entrò duramente causando non poche tensioni all’interno dello spogliatoio. Dal 2018 è un calciatore del Bologna. in rossoblù Danilo vanta 82 presenze. In poche parole, da quando è arrivato in rossoblù non si è praticamente quasi mai seduto in panchina, mettendo a disposizione della formazione emiliana carisma ed esperienza.

Tra gli ex passati da entrambe le sponde ha sicuramente un sapore particolare il ricordo delle stagioni sotto la guida del tecnico Guidolin e il suo vice Trombetta.

L’ex allenatore di Bologna e Udinese è stato a Bologna sia da calciatore, in Serie B per una stagione (1982-83) dove ha collezionato 24 presenze e una marcatura, sia come tecnico dal 1999 al 2003 con cui sfiorò la qualificazione alla Champions League durante la stagione 2001/02, persa all’ultima giornata contro il Brescia (3-0). Se con i rossoblù Guidolin ha sfiorato la qualificazione alle coppe europee, con i bianconeri c’è riuscito portando la squadra a giocare i preliminari.

La prima volta alla guida dei bianconeri durante la stagione 1988-89, Guidolin riuscì a guadagnare un sesto posto. Mentre la conquista delle competizioni europee le raggiunse nelle stagioni 2011-12 e 2010-11, conquistando rispettivamente un terzo e quarto posto.

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