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Il Ritorno dell’Ex, Gigi Maifredi: «È una piacevolezza guardare il Bologna»

L’ex allenatore di Bologna e Juventus: «I giocatori del Bologna sanno di non essere mediocri. La Juve? Un’incompiuta»

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Il Ritorno dell'Ex (©1000 cuori rossoblù)
Il Ritorno dell'Ex: Bologna-Juventus (©1000 cuori rossoblù)

Domani sera scenderanno in campo le pretendenti per il posto che vale la qualificazione in Champions League: Bologna e Juventus. Una sfida ad alta tensione, anche per i tanti ricordi rievocati. Il più fresco, è sicuramente quello del doppio ex in panchina, Thiago Motta, ma prima di lui qualcun’altro aveva vissuto la stessa parabola. Stiamo parlando di Gigi Maifredi, che di recente ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport: «La forza del Bologna è il Dall’Ara. La gara di domani è la classica gara che deve essere vinta dalla gente».

Il Bologna di Maifredi: il calcio champagne

Bologna, stagione 1989-90. Promozione lampo in Serie A, accesso alla Coppa UEFA e un cammino che lo porta dritto verso la Juventus. Luigi Icaro Maifredi stava per volare troppo vicino al sole, ma ancora non lo sapeva. Quell’annata rappresenta il suo apice: parlare di quel bellissimo Bologna senza rievocare il suo nome è impossibile. Gigi Maifredi era l’uomo del calcio champagne, un calcio divertente e frizzante, che però non conquisterà mai né la Torino bianconera né le generazioni future.

L’anno in bianconero: l’utopia che durò una stagione

Torino, stagione 1990-91. La famiglia Agnelli vuole rivoluzionare la Juventus e aprire un nuovo ciclo all’insegna del bel calcio. Per farlo, si affidano a lui. Quando Gigi Maifredi accetta la corte juventina, ancora non sa che quella stagione sarebbe terminata in 7° posizione, senza qualificazione per nessuna coppa europea dopo 28 anni di presenza continua. Tornerà a Bologna l’anno successivo, con la squadra che intanto era retrocessa nuovamente in Serie B, ma questa volta l’avventura sarà breve: Maifredi verrà esonerato dopo 11 giornate.

Bologna-Juventus: le parole di Gigi Maifredi

L’importanza del match per la qualificazione in Champions League

«La forza del Dall’Ara può far vincere il Bologna contro la Juventus. Il pubblico di Bologna, ovviamente assieme a una squadra che vale, è piacevolissimo da vedere. È la classica gara che deve essere vinta dalla gente. Il resto, vista la sua storia con molto più Bologna e uno spruzzo di Juventus, arriva adesso. Chi la vince fa un passo deciso verso la Champions League. Forse non decisivo, ma deciso sì. Insomma, una gara che vincerla darebbe un grande vantaggio».

Bologna-Juventus: chi avrà la meglio?

«È una piacevolezza guardare il Bologna: ha una mentalità forte e i giocatori hanno quella forza sicura addosso di quelli che sanno di non essere giocatori mediocri. La Juve non può darti un’idea. È stata creata da un altro e adesso c’è una seconda persona che cerca di sistemare le cose. È un’incompiuta. Un ”Frankenstein”, per dirla col sorriso. Chiaro che Tudor ha prima di tutto cercato di appianare un po’ di cose: Motta aveva lasciato tensioni sparse, mi pare… La macchina si giudica se la guidi, non se stai sul sedile posteriore. Quindi, non posso giudicare una cosa così delicata. Bisognava essere alla guida per capire e sentire il motore, ma se facessi un discorso da bar, beh, direi di sì, magari andava fatto prima».

(Intervista de La Gazzetta dello Sport)

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