Bologna FC
Il valzer della sottopunta: Odgaard ha cambiato gli schemi, e il Bologna si guarda in giro
C’è aria di calciomercato e c’è aria di cambiamento in casa Bologna: si guarda a un trequartista “vecchio stile”, come vice-Odgaard?

4-2-3-1 tutta fantasia. Una volta, e nemmeno troppi anni fa, era questo il concetto portato avanti da chi utilizzava questo modulo in Serie A. Poi, un po’ per tutti, qualcosa è cambiato: il trequartista diventava un centrocampista aggiunto, altre caratteristiche. Il Bologna, con Odgaard e Italiano, ha unito le due cose, e ora si guarda intorno in questo calciomercato.
In casa Rossoblù, tra tutte le valutazioni ora che siamo nemmeno all’inizio della sessione, si apre il ventaglio di opportunità su come migliorare la rosa e, inevitabilmente, si penserà anche a un rinforzo chiamato “vice-Odgaard“, con la questione Fabbian da decifrare.
Bologna, sul calciomercato occhi anche sulla trequarti
Non ci sono trattative, o primi approcci ufficiali. No: siamo ancora all’inizio di questo calciomercato, e il Bologna è una di quelle squadre che, ormai, ci ha abituato ad osservare molto, e anche a portare fuori strada. Qui, però, la strada potrebbe essere quella giusta, e potrebbe implicare un certo tipo di giocatore, ricercato sul mercato. Parliamo di un trequartista che sia un trequartista. Un termine ancora in voga, ma un ruolo che, pian piano, nella sua accezione originale (almeno nella tecnica) stava mutando. Oggi il calcio richiede intensità, tanta, e pressing. Il trequartista è il primo, insieme all’attaccante, a partecipare a una prima linea difensiva feroce: c’era, e c’è, necessità di gamba.

Jens Odgaard (© Damiano Fiorentini)
Gli esempi sono tanti, nelle precedenti stagioni. Non solo a Bologna, ma in generale: il trequartista non è più uno alla Kakà, per intenderci. Il Bologna però – chiaramente con i dovuti paragoni – ha rimesso al centro la tecnica, abbinandola al fisico, proprio con Jens Odgaard. Si, perché il 21 Rossoblù, principalmente, è stato utile per accentrare il gioco su di sé, ripulendo e smistando tanti palloni in zona offensiva, grazie alla sua tecnica. Ecco che, allora, in attesa di capire se l’Inter deciderà di esercitale la clausola per Giovanni Fabbian, i Rossoblù guardano avanti, e pensano a come possono costruire un altro tipo di trequarti.
Spazio alla tecnica
In realtà, c’era già stato un accenno di “cambio di rotta” da parte di Vincenzo Italiano, in alcune partite della seconda parte di stagione. Si, perché ial centro della trequarti, in due spezzoni di gara, abbiamo visto sia Benjamin Dominguez e sia Dan Ndoye andare ad occupare le linee centrali del campo. Non è casuale: il Bologna, in questa stagione, si è appoggiata molto alle palle verticali in quella zona, e quindi era utile avere qualcuno che potesse poi gestire il pallone, più che un uomo in più dentro l’area.
Ecco allora che si fanno largo alcune ipotesi: si parla di un primo interessamento per Sven Mijnans, numero 10 dell’AZ Alkmaar, squadra ben conosciuta da Giovanni Sartori. Sul giocatore, però, gli occhi sono tanti, soprattutto di squadre del nostro campionato. Anche il nome di Sebastiano Esposito, molto più timidamente, è stato accostato agli interessamenti Rossoblù. Così come quello di Jacopo Fazzini, che pè sulla lista di più di una squadra in Serie A e anche il Bologna, appunto, osserva interessato. Magari, nessuno di questi arriverà a Casteldebole: rimane, però, l’idea e il concetto che, probabilmente, sta ritornando di moda il vero trequartista all’ombra delle Due Torri.
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