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In & Out – Schouten: In, fondamentale per qualità ed intelligenza tattica

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crediti immagine: Damiano Fiorentini - 1000 Cuori Rossoblu


Continua l’analisi dei giocatori del Bologna in vista della chiusura del calciomercato, continua l’analisi di In & Out. Oggi ci concentriamo su uno di quei giocatori che, nelle economie di gioco del Bologna, è a dir poco fondamentale. Stiamo parlando, ovviamente, di Jerdy Schouten, il vero faro del centrocampo del rossoblù.

Jerdy Hendrikus Gerardus Bernardus Schouten (questo il nome completo del numero 30 rossoblù) è sbarcato sotto le Due Torri nel luglio del 2019 dall’Excelsior (squadra dell’Eerste Divisie, serie B olandese) per una cifra tra i 2.5 e i 3 milioni di euro. La prima stagione bolognese non è delle più semplici e, tra infortuni e stop dei campionati dovuto al Covid-19, il giovane talento olandese non riesce ad imporsi del tutto collezionando 20 partite tra campionato e Coppa Italia. Il secondo anno è quello della sua consacrazione come titolare del centrocampo rossoblù: 35 partite disputate, tanta qualità in mezzo al campo e una risorsa preziosa in termini di recupero di palloni. Non solo: il 20 marzo 2021 segna il suo primo gol in serie A (oltre che con il Bologna) nel successo in rimonta per 2-3 in casa del Crotone. La passata stagione, nonostante le ottime premesse, è stata senza dubbio quella più travagliata per Schouten con appena 17 presenze in campionato a causa dei diversi infortuni che lo hanno colpito durante il girone d’andata. Rientrato nel pareggio interno contro l’Empoli, Schouten è ritornato ad essere la chiave del centrocampo del Bologna e ha sfornato prestazioni di alto livello che gli sono valse la convocazione e l’esordio con la nazionale maggiore Oranje. Lo scorso anno ha anche timbrato il cartellino trovando un gol di pregevolissima fattura nella sfortunata trasferta di Venezia.

Prima del suo approdo a Bologna, Schouten aveva già ricevuto le lodi di Rafael Van der Vaart che non aveva esitato a definirlo “un giocatore meraviglioso che sa sempre quello che succede in campo e trova sempre una soluzione”. La definizione è azzeccatissima e lo stesso Mihajlović lo ha definito (scherzosamente) “una lavatrice”: “gli diamo i palloni sporchi e lui ce li ridà puliti”. L’importanza di Schouten nello scacchiere di Mihajlović è stata evidente anche nella prima partita di questo campionato contro la Lazio: nonostante la sconfitta, Schouten è stato indubbiamente il migliore tra i suoi insieme ad Arnautović. La grande tecnica e l’intelligenza tattica hanno attirato l’interesse di diverse squadre in questa sessione di mercato (la Roma fra tutte), ma il Bologna non intende in alcun modo privarsi del suo gioiello. Con il contratto in scadenza nel 2024, la crescita di Schouten è sotto gli occhi di tutti e rappresenta uno dei diversi giovani scovati da Bigon in giro per il mondo dal quale passerà la crescita del Bologna per almeno le due prossime stagioni.

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