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Indovina il rossoblù – Per un gruzzolo di cruzeiros, prima di diventare “il leone”

Nel cortile delle elementari di Belo Horizonte giocava con gli amici e una palla di gomma: anni dopo diventerà l’idolo di Napoli, prima di approdare sotto le Due Torri. Chi è il rossoblù misterioso?

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Indovina il rossoblù (©1000cuorirossoblù)
Indovina il rossoblù (©1000cuorirossoblù)

“Dona” Orozina non si limita ad insegnare le materie d’obbligo alle scuole elementari di Belo Horizonte. Ha una grande passione anche per il calcio e quei cinque ragazzini che, al termine delle lezioni, si contendono una palla di gomma nel cortile della scuola la riempiono di gioia. Ogni giorno affinano i fondamentali, imparano a dribblare e, uno di loro, già sa calciare al volo.

Indovina il rossoblù

Correva l’anno 1947, quando la sorella, insegnante di educazione fisica, e il cognato lo preparano fisicamente per aiutarlo ad affrontare i primi appuntamenti ufficiali degli Aventureros, la squadra di quartiere iscritta ai campionati giovanili. Aveva appena 15 anni e non sapeva che da grande sarebbe diventato un campione.

Passano tre anni, quando fresco di iscrizione alla facoltà di architettura, finisce nel mirino di Carlito Rocha, presidente del Botafogo di Rio. Quattromilacinquecento cruzeiros al mese, vitto, alloggio e tasse universitarie pagate. Dopo altri tre anni diventa il leone e Gino Palumbo scrive sul Mattino: «Il Napoli lo acquisterà. Ci è piaciuto più del suo celebre compagno Da Costa. Il biondo calciatore a nostro avviso è un grandissimo centravanti: affiancarlo a Jeppson, regolamento federale permettendo, potrebbe essere una formidabile idea». Così, all’età di 23 anni viene adottato dalla tifoseria partenopea, della quale rimane l’idolo per cinque stagioni.

La parentesi in azzurro si conclude con il suo trasferimento al Bologna, dove gioca una prima stagione con i fiocchi. Eppure, l’anno successivo la sua luce viene oscurata dalla presenza di Harald Nielsen e il leone gioca poche gare. Un totale di 54 presenze tra tutte le competizioni, 20 reti e la vittoria nell’ultima Mitropa Cup.

Seguono quattro raggianti stagioni al Vicenza, club con il quale vince la classifica marcatori nella stagione 1965/66. Torna a vestire la maglia  biancorossa dopo una stagione all’Inter, all’età di 34 anni.

Una carriera anche da allenatore, a partire da Internapoli, Brindisi e Ternana, prima di guidare la panchina del club che lo aveva reso grande, il Napoli. È lui il primo a portare in Italia il calcio totale all’olandese: «Un avversario deve essere controllato dal giocatore più vicino lui. Basta rigide marcature a uomo: controllo a zona, pressing e fuorigioco. Quando perdemmo 6-2 una partita casalinga contro la Juventus chiesi a ragazzi se preferissero tornare indietro. Macché. Mi implorarono tutti di proseguire l’esperimento. Così facemmo: assimilato il modulo, disputammo un campionato stupendo» ricordava della sua prima stagione a Napoli.

E con questo ultimo indizio si conclude il nostro viaggio. Ora tocca a voi: avete capito di chi stiamo parlando? Indovina il rossoblù e scrivi la tua risposta nei commenti! La soluzione domani alle 19 sui nostri profili social. Restate connessi!

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3 Commenti

1 Commento

  1. Cami39@libero.it

    21 Luglio 2025 at 19:30

    Luis vinicio

  2. Mauro

    21 Luglio 2025 at 20:40

    luis vinicio

  3. Fabio

    21 Luglio 2025 at 22:29

    Luis Vinicius de Menezes, Vinicio

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