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Inside the club – L’iconica e controversa storia dell’FCSB

La prima volta che una squadra del blocco orientale alzò la Coppa dei Campioni: Steaua Bucarest, storia di “stelle” e controversie, ma anche di trofei e grandi campioni. Conosciamo meglio l’FCSB!

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FCSB (© FCSBofficial via Instagram)
FCSB (© FCSBofficial via Instagram)

Correva l’anno 1986 quando una squadra di calcio rumena saliva sul tetto d’Europa sconfiggendo il terribile Barcellona di Schuster. Il suo nome? Steaua Bucarest, vincitore della Coppa dei Campioni negli anni più complicati che la Romania abbia dovuto attraversare nella storia recente. Un trionfo che riaccese un barlume di speranza negli occhi di un popolo straziato dalla dittatura. Conosciamo meglio la storia del club che domani affronterà il Bologna in Europa League.

La nascita dello Steaua Bucarest

Nel 1947 l’esercito rumeno costrinse l’FC Carmen Bucarest alla liquidazione forzata. Dalle macerie di quel club nacque l’Asociația Sportivă a Armatei, tradotto Associazione Sportiva dell’Esercito. Dopo aver cambiato denominazione diverse volte nel corso degli anni, nel 1961 prese il nome “Steaua”. Il termine, che tradotto dal rumeno significa “stella”, venne applicato in voga alla tradizione di inserire una stella nel nome o nel logo delle squadre.

Il logo del FCSB (© 1000cuorirossoblù)

Il logo del FCSB (© 1000cuorirossoblù)

I colori dello stemma dello Steaua Bucarest riprendono quelli della bandiera della Romania e il simbolo ufficiale è sempre rimasto quello della stella, fatta eccezione per alcuni anni in cui il Ministero della Difesa rumeno contestò la legittimità del marchio e della dicitura “Steaua“, costringendo la società a cambiare nome in FCSB. Dal 2015 in poi, la società ha trovato il nuovo simbolo identificativo in una stella a otto punte. Le due stelle gialle posizionate sopra sono celebrative dei 20 titoli nazionali conquistati dal club. Indovinate: cosa sarà mai la mascotte dello Steaua Bucarest? Esatto, proprio una stella.

Lo stadio: Arena Națională

Dopo aver girovagato per il paese in cerca di una pianta stabile, dal 2014 lo Steaua Bucarest gioca all’Arena Națională. L’impianto, inaugurato nel 2011, ospita ben 55.634 posti, con una possibile espansione fino a 63.000 posti. La struttura include anche un tetto detraibile che può essere aperto o chiuso in 15 minuti.

Arena Națională (© Wikipedia)

Arena Națională (© Wikipedia)

La tifoseria: la frattura tra il popolo e il club

L’FCSB ha il più alto numero di sostenitori in tutta la Romania. Un sondaggio, infatti, ha rivelato che il club rappresenta circa il 42% di tutti gli amanti del calcio del paese, percentuale nettamente superiore alle squadre arrivate seconde e terze.

Tuttavia, il rapporto tra società e tifosi sta attraversando una fase delicata. Il movimento Steaua Ultras, fondato nel 1995, non supporta più la squadra attuale in segno di protesta dopo i cambiamenti interni avvenuti nel club. Eppure, un sondaggio condotto nel 2017 dimostra come il 95% dei tifosi ritengano che l’FCSB detenga la vera e storica identità dello Steaua.

Tifosi del FCSB (© FCSB)

Tifosi del FCSB (© FCSB)

Da sottolineare come il club sia popolare anche oltre confine. La Comunità Valenciana in Spagna, infatti, conta un grande numero di sostenitori dell’FCSB.

Società e palmares: una storia gloriosa in un momento di crisi

Il proprietario del club è George Beccati, noto esponente politico in paese, ex membro europarlamentare e del Parlamento rumeno. Fu proprio la sua gestione a fare si che il Ministro della difesa rumeno gli revocasse il diritto d’uso del nome Steaua, obbligandolo a rinominare la società FCSB. Dal 2023, invece, l’allenatore è Ilias Charalampous, ex calciatore originario di Cipro.

Il momento d’oro dell’FCSB non è mai cessato. La scorsa stagione hanno conquistato per la 28° volta il titolo di Campioni di Romania, a cui si aggiungono 23 Coppe di Romania, 6 Supercoppe di Romania, 2 Coppe di lega rumena e una storica Coppa dei Campioni nel 1986 a Siviglia. Quella fu la vetta più alta mai raggiunta dal club: per la prima volta la coppa fu alzata da una squadra proveniente dal blocco orientale.

FCSB (© FCSBofficial via Instagram)

FCSB (© FCSBofficial via Instagram)

Eppure, oggi l’FCSB sembra star affrontando un momento di crisi. L’ultima gara di campionato l’ha persa per 2-1 contro il Metaloglobus, squadra al primo anno nella sua storia nella massima serie, e al momento si trova 12° su 16 squadre. In Europa League, invece, ha portato a casa 3 punti grazie alla vittoria contro i Go Ahead Eagles.

Stelle del passato: Helmuth Duckadam

Protagonista indiscusso della storica notte dei campioni, Eroul de la Sevilla, calciatore rumeno dell’anno e 8° al Pallone d’Oro 1986. Helmuth Duckadam giocò per lo Steaua Bucarest dal 1982 al 1986 e con il club alzò la prima e ultima storica Coppa dei Campioni. Il Corriere dello Sport scrisse in prima pagina “Superman è rumeno” per un motivo: la finale contro il Barcellona terminò ai rigori, fase in cui Duckadam neutralizzo tutti e quattro i tiri calciati dagli avversari.Purtroppo, nello stesso anno la sua carriera terminò. Una trombosi al braccio destro lo costrinse ad un’operazione d’urgenza e gli impedì di proseguire la sua carriera ad alti livelli.

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