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Inter-Bologna: la conferenza stampa di Sinisa Mihajlovic

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Meno uno all’esordio: Sinisa Mihajlovic si prepara al ritorno sulla panchina rossoblù. Di fronte l’Inter e San Siro, sue vecchie conoscenze.

In questi quattro giorni di allenamento cosa hai visto di positivo?

“I ragazzi hanno capito cosa voglio, si stanno impegnando, ci vuole un po’ di tempo, ma stanno provando ad assimilare le mie idee di calcio; domani il risultato è importante, ma mi interessa la prestazione, e che mettano in pratica sul campo quello che abbiamo provato in questi giorni. La squadra sta bene, manca solo un po’ di intensità.”

Che Inter ti aspetti domani dopo l’eliminazione in Coppa Italia?

“Vengono da due sconfitte, non sono in un buon momento, conosco bene il pubblico interista; dipende da noi, se avremo il coraggio di provare le cose provate in allenamento possiamo farcela, loro avranno una grande pressione addosso; è paradossale dire che dipende da noi a San Siro, ma la vedo così.

Nel 2018 il numero massimo di sconfitte: hai la ricetta per l’inversione di tendenza?

“Non partiamo sconfitti, come ho detto ai giocatori sono convinto che col coraggio ci salveremo, possiamo anche perdere qualche partita, ma sono convinto che ne vinceremo molte di più.”

Mancherà solo Sansone?

“Lui e Dzemaili, che ha fatto oggi il primo allenamento: sta bene, però non ha il ritmo.”

Lyanco subito titolare di fianco a Danilo?

“Sì, sarà così: è un ragazzo forte, tecnicamente bravo, ha personalità,  a volte come tutti i brasiliani fa qualche numero di troppo, ma lui e Danilo si possono sposare bene, sia perchè connazionali sia perchè hanno caratteristiche tecniche diverse. Quando l’abbiamo preso al Torino mi è piaciuto subito, ha avuto sfortuna, è stato spesso male; in granata lo feci giocare anche nel derby, conto molto su di lui. Anche su Edera ho grandi speranze: era nella Primavera, l’ho tenuto in prima squadra. Mi serviva un cambio a destra, si giocherà il posto con Orsolini.”

L’idea che avevi sulla squadra si è confermata?

“Ho visto alcuni in televisione che poi allenando son risultati diversi, nel bene e nel male; quando li vedi da vicino è tutto diverso,”

Palacio sarà il perno anche con te?

“Ho parlato con tutti individualmente, anche con Rodrigo, che è il giocatore più in forma, nonostante i 36 anni. Può fare i movimenti che voglio fare io. Non giocando Sansone giocherà Palacio.”

La città è rimasta delusa dal mercato, te sei soddisfatto?

“Il mercato di gennaio è difficile, lo sappiamo tutti, poi ho avuto solo pochi giorni a disposizione. Ci servivano giocatori pronti e sono arrivati, non volevo acquistare così tanto per prendere. Volevo Edera e Lyanco e sono arrivati, la società ha fatto tutto quello che doveva fare. Le altre non si sono rinforzate più di tanto.”

Cosa serve per salvarsi?

“Sono qui perchè credo nella salvezza; non faccio vacanze estive da 34 anni, avevo una gran voglia di tornare ad allenare. A giugno e dicembre ho rifiutato alcuni club in Italia, volevo andare all’estero e ho avuto pure dei contatti, ma alla fine non se n’è fatto nulla. L’offerta da Bologna mi ha convinto, credo assolutamente nella salvezza, è una sfida che mi stimola. Non ho mai avuto alcun dubbio. Darò il massimo e sono convinto che lo faranno anche i miei giocatori. Con me gioca chi dà tutto: come dico sempre, son liberi di fare quello che dico io.”

Mancini ti ha detto qualcosa?

“No, è un po’ che non ci sentiamo.”

Destro gioca domani?

“Il primo allenamento non è stato granchè, poi è sempre stato uno dei migliori, per intensità e qualità. Deve continuare così: domani entrerà a partita in corso, perchè non ha ancora i novanta minuti nella gambe. Santander al momento sta meglio di lui e domani giocherà titolare.”

 

 

 

 

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